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Guerra agli italiani evasori, Draghi arruola 4 mila funzionari del Fisco

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Edoardo Corasaniti

L’Agenzia delle Entrate ha un problema di sottodimensionamento: ci sarebbe bisogno di un piano vastissimo per rientrare nei numeri. Ora però il governo pensa a mettere una pezza per cercare di combattere l’evasione.

Ansa, Roma
(Pixabay)
Ansa, Napoli

Sono necessarie circa 44 mila nuove assunzione per coprire le esigenze dell’organico dell’Agenzia delle Entrate. Un numero grandissimo, elevato, che ha bisogno di confrontarsi con la realtà e quanto a disposizione dello Stato italiano. Al momento ci sono circa 31mila persone che lavorano nell’Agenzia, e dunque nettamente sottodimensionato rispetto a quanto lavoro c’è da fare per l’ente, adibito a contrastare l’evasione fiscale che impera nel nostro Paese. In virtù di questa esigenza l’Agenzia ha affermato di voler reclutare circa 4144 funzionari. Un numero che tiene in considerazione la volontà di ridare all’Agenzia la funzione di fare continuare a lavorare ad alta velocità l’ente e farlo arrivare ad obiettivi importanti.

Il governo accelera sulle assunzioni: ecco i numeri delle nuove assunzioni

Ansa, Napoli

Il governo guidato da Mario Draghi, in simbiosi con l’Agenzia delle Entrate, ha previsto 4.144 funzionari tributari (di cui 570 da destinare alle attività relative alla gestione dei registri immobiliari); di 130 funzionari tecnici; e 600 assistenti tecnici. Per quanto riguarda l’effettuazione delle prove concorsuali l’Agenzia specifica che le procedure concorsuali saranno distanziate nel tempo, mantenendo comunque invariato il totale di n. 4144, in considerazione di possibili problemi organizzativi a espletare un’unica procedura concorsuale a fronte di un numero così elevato di posti, al fine di garantire una migliore selezione dei candidati. Scettici sui numeri delle nuove risorse i sindacati.

Dal primo luglio si cambia: ecco come

(Pixabay)

Dal primo luglio nuova direzione Riscossione. Coordinamento tra riscossione e entrate con una nuova direzione. La nuova direzione si chiama direzione centrale servizi istituzionali e di riscossione. e si pone come anello di congiunzione tra l’incorporata Ader e l’incorporante Agenzia delle entrate. Nella delibera del comitato di gestione che ne ha previsto la nascita si legge che la direzione servizi aggiunge la competenza assumendo l’azione di indirizzo operativo, controllo e monitoraggio su Agenzia delle entrate–Riscossione. Più nel dettaglio la nuova direzione dovrà curare i rapporti con gli enti esterni per l’acquisizione e la fornitura di servizi e per le esigenze di cooperazione istituzionale.

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