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Immobili ed oro: perché si temono crolli sui beni di rifugio, risparmiatori spaventati

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Salvatore Dimaggio

Sempre più indicatori parlano di una recessione incombente.

L’inflazione è altissima e i timori per l’economia certamente non mancano. In uno scenario così fosco ed incerto i beni di rifugio dovrebbero brillare.

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Di conseguenza oro ed immobiliare dovrebbero apparire come rifugi sicuri in mezzo alla tempesta.

Il paradosso di immobili ed oro

Eppure paradossalmente sempre più analisti stanno sottolineando come possano esserci forti rischi di crolli proprio sull’oro e sull’immobiliare.

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Vediamo perché può capitare questo. Effettivamente i timori per l’economia sono molto alti e tradizionalmente l’oro ma anche gli immobili rappresentano un rifugio specialmente contro l’alta inflazione. In questo periodo l’inflazione è ai massimi da decenni e quindi appare veramente strano che ci siano degli allarmi proprio sull’oro e sugli immobili. Cominciamo dalla situazione riguardo l’oro. L’oro in questo periodo sta dimostrando una certa debolezza che però può apparire anche fisiologica. Il problema è però che l’aumento dei tassi promesso dalle banche centrali sicuramente far aumentare il valore dei Bond. In sostanza i buoni del tesoro statali cominceranno a valere molto di più e ad essere quindi molto più appetibili.

Oro meno appetibile

Le banche centrali sono costrette all’aumento dei tassi per cercare di arginare la fortissima inflazione. Questo però significa che i bond cominceranno a rendere di più. Proprio questi bond ad alto rendimento rischiano di fare concorrenza all’oro e secondo molti analisti il metallo giallo potrebbe perdere tantissimo di valore. Infatti i risparmiatori probabilmente preferiranno gli interessi elevati e sicuri offerti dai bond alle fluttuazioni capricciose del metallo giallo. Ma un allarme in un certo senso simile c’è anche sul mercato immobiliare. Infatti sempre l’aumento dei tassi da parte delle banche centrali rischia di inceppare il ricco mercato dei mutui americano.

Immobili a rischio bolla come nel 2008

Già oggi effettivamente il mondo dei mutui in america mostra segni di sofferenza. Molti sostengono che il mercato immobiliare americano possa essere in una bolla per alcuni versi simile a quella del 2008. Dunque questa crisi sul mercato dei mutui scatenata dall’aumento dei tassi della Fed potrebbe portare ad un crack immobiliare non molto diverso da quello del 2008. Ovviamente si tratta solo di ipotesi però sempre più analisti sottolineano come l’aumento dei tassi voluto dalle banche centrali potrebbe paradossalmente mettere in crisi proprio questi due strumenti di rifugio.

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