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Bonus centri estivi: 400 euro no ISEE per figli dai 3 ai 14 anni, scarica la domanda

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Salvatore Dimaggio

In questo periodo gli aiuti per le famiglie con figli a carico sono pochi, ma questo sui centri estivi può essere una boccata d’ossigeno.

Le famiglie italiane con figli hanno tante difficoltà economiche. Gli stipendi italiani sono da fame e la precarietà regna sovrana.

ANSA/US PALAZZO CHIGI/FILIPPO ATTILI

Oggi, poi, con l’inflazione andare avanti è difficoltoso per troppi.

Bonus centri estivi

Per i genitori con i figli a carico c’è l’assegno unico ma vale veramente poco. Questo nuovo bonus da 400 euro per i centri estivi può essere un aiuto concreto alle famiglie.

Pixabay

La scuola è finita e le famiglie spesso vorrebbero mandare i figli a qualche centro estivo, ma i costi non sono sempre amichevoli. In generale le spese per i figli sono pesanti e le famiglie hanno sempre più difficoltà ad affrontarli. Ma vediamo come funziona questo bonus. Il Bonus si può spendere in tutti i centri estivi diurni in Italia per i ragazzi da 3 a 14 anni. Dunque il bonus può essere fuito solo per questo tipo di spesa. Escluse dunque le famiglie che abbiano figli a carico in altre fasce d’età. Ed esclusi anche i centri estivi anche notturni. La domanda va posta entro il 20 giugno, per la precisione entro le 12. 

Ecco come funziona il bonus per i centri estivi

Tutto si comprende meglio dal bando dell’INPS che eroga 100 euro ogni settimana per un massimo di quattro per offrire un risparmio concreto sui costi del centro estivo. Il bonus agevola senza problemi sia le attività ludico-ricreative, che le spese per l’assicurazione, che quelle per i pasti, che tutte le altre connesse alle attività del centro estivo. Insomma il bonus non pane particolari paletti a ciò che può essere agevolato nell’ambito del centro estivo. Ma vediamo come chiederlo. Il bonus è riservato ai dipendenti pubblici e vale anche senza ISEE. Anche se avendo un ISEE basso si può rientrare più facilmente.

Come chiederlo

I soldi però non sono immediati. La famiglia dovrà anticipare la cifra e poi ottenere il rimborso dall’INPS. Infatti bisognerà attendere il 20 luglio per conoscere la graduatoria degli ammessi al bonus e poi si avrà tempo sino al 14 ottobre per caricare sul sito tutte le ricevute delle cifre sostenute sulle quali avere il rimborso. Dunque solo quando ci sarà la graduatoria i dipendenti pubblici potranno avere la certezza di rientrare.

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