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Borsa a rischio crollo improvviso: ora Fed e recessione fanno paura davvero

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Salvatore Dimaggio

Si temono crolli improvvisi per le borse di tutto il mondo e le ragioni sono molteplici.

Gli analisti sono sempre più in ansia guardando i listini borsistici di tutto il mondo perché le minacce che possono far crollare la Borsa americana e anche tutti gli altri listini diventano davvero importanti.

EPA/REHAN KHAN/ANSA

La minaccia più grossa è sicuramente l’aumento dei tassi da parte della Federal Reserve.

Per le borse cambia tutto

Le banche centrali hanno tenuto un atteggiamento accomodante nei confronti dei mercati per tantissimi anni.

Pixabay

Quando è scoppiata la pandemia di covid hanno portato i tassi a zero e hanno varato politiche ultra espansive. Ma proprio tutto ciò ha favorito l’alta inflazione e adesso sono costrette a passare a politiche molto più restrittive. L’aumento dei tassi e le politiche restrittive rischiano di far scoppiare la temuta bolla sui mercati. Infatti molti ritengono che le borse di tutto il mondo ma soprattutto la Borsa americana siano fortemente gonfiate a causa di troppi anni di tassi bassissimi. Se così dovesse davvero essere, l’aumento dei tassi potrebbe portare a un vero e proprio crollo sui mercati di tutto il mondo. Ma oltre all’aumento dei tassi ci sono altre minacce che fanno guardare alla borsa con grande preoccupazione.

Rischio crolli sui mercati

La recessione mondiale appare sempre più probabile e questo chiaramente non può che far sentire i suoi effetti anche sui mercati. Ma le crisi all’orizzonte sono veramente troppe. Si sottolinea con sempre maggiore forza la gravità della crisi alimentare globale. In troppi paesi ormai diventa difficile approvvigionarsi di cibo e oltre 53 nazioni del mondo sono a rischio fame. Inoltre la guerra in Ucraina rappresenta un elemento di forte destabilizzazione sui mercati internazionali. Infatti la guerra in Ucraina spinge gli speculatori a tenere altissimi i costi delle materie prime.

Le emergenze globali

In particolare è l’Europa a rischiare di restare senza gas e di entrare in recessione anche prima degli Stati Uniti. Insomma le minacce all’economia globale sono veramente troppe e purtroppo la medicina che le banche centrali dovranno somministrare è proprio quella che i mercati gradiscono di meno. Da quando è cominciata la guerra ma soprattutto da quando le banche centrali hanno iniziato il loro aumento dei tassi, la borsa ha perso in modo marcato ma questo potrebbe essere purtroppo solo l’inizio.

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