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Le paure dei mercati si stanno concretizzando e la borsa è pronta a crollare

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Salvatore Dimaggio

Sono mesi ormai che i mercati di tutto il mondo sono in stato di ansia.

Numerosi timori sull’economia si stanno concretizzando e le borse di tutto il mondo appaiono sempre più nervose ed instabili.

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Vediamo che cosa secondo gli analisti può spingere le borse ad un vero e proprio crollo. Innanzitutto c’è l’instabilità derivante dalla guerra in Ucraina.

Gli allarmi che possono portare al crollo

La guerra in Ucraina è molto lontana dall’essere una guerra lampo.

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L’occidente era convinto che Putin avrebbe ceduto presto ai duri pacchetti di sanzioni ma ha trovato dei buoni alleati in Cina ed India che acquistano a piene mani petrolio e gas. Di conseguenza l’effetto destabilizzante di questa guerra potrebbe durare tantissimo. Ma a spaventare i mercati è anche la fortissima inflazione. Infatti la forte inflazione mette in seria difficoltà tanto le famiglie quanto le imprese e tante potrebbero effettivamente chiudere. I grandi Guru della borsa internazionale cominciano a fare pesanti speculazioni al ribasso e questo chiaramente aumenta il nervosismo dei mercati.

Molti lo stanno prevedendo

Ray Dalio sta continuando a fare investimenti short sulle borse europee proprio perché le vede in stato di fortissima debolezza. Ma ovviamente sono le scelte delle banche centrali a determinare le maggiori paure. Infatti le banche centrali hanno iniziato un processo di aumento dei tassi e di inasprimento delle politiche economiche. Questo vuol dire che la borsa presto potrebbe non poter più contare su quel denaro facile che l’ha fatta gonfiare negli ultimi decenni. Secondo molti analisti infatti la borsa degli Stati Uniti ma anche tutte le altre al seguito sono in uno stato di vera e propria bolla. Dunque se le banche centrali dovessero effettivamente riportare in alto i tassi per adeguarli all’inflazione questa bolla potrebbe scoppiare di colpo e per i mercati si potrebbe essere un crollo veramente pesantissimo.

Le banche centrali sono incerte

Sono mesi ormai che i mercati galleggiano nell’incertezza e aspettano dalle banche centrali un po’ più di chiarezza. Infatti se è vero che le banche centrali hanno intenzione di inasprire la politica economica è vero anche che la pesantissima recessione che si profila potrebbe far loro cambiare idea. Infatti se il mondo dovesse realmente entrare in una dura recessione probabilmente le banche centrali non riuscirebbero a completare il ciclo di aumento dei tassi e potrebbero anche tornare indietro. Dunque tutto è possibile allo stato attuale e le borse pur rischiando pesantemente un crollo continuano a galleggiare nella speranza che alla fine le banche centrali non aumentano i tassi più di tanto.

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