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Uno tsunami di migranti rischia di travolgere la politica e l’economia italiane, cosa succede ora

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Salvatore Dimaggio

La guerra del grano di Putin rischia di travolgere l’Europa e in Italia le conseguenze possono essere veramente pesanti.

Innanzitutto una doverosa premessa: in tutta questa brutta storia i migranti sono soltanto delle vittime.

ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

Putin con la sua terribile stretta sul grano sta letteralmente affamando decine di paesi africani. Putin ora controlla non soltanto il grano russo ma anche gran parte di quello ucraino.

Un’ondata di esseri umani affamati

Il problema è che Russia ed Ucraina sono due grandissimi esportatori di grano e di conseguenza bloccare l’export da questi due paesi significa far precipitare la quantità di grano circolante nel mondo.

Pixabay

La conseguenza di tutto questo è che per i paesi africani sta scoppiando un vero e proprio allarme fame. Secondo gli esperti l’ondata migratoria che può essere causata da questo allarme alimentare è davvero senza precedenti. Parliamo di un vero e proprio fiume umano che si riverserà in Europa ma soprattutto in Italia. Come sappiamo l’Italia è assolutamente in prima linea quando si tratta delle migrazioni dal nord Africa e di conseguenza questo può sconvolgere tanto l’economia che la politica italiana. Questo vero e proprio fiume migratorio andrà crescendo di intensità proprio nei mesi nei quali presumibilmente l’Italia rischia di andare in recessione.

Per l’Italia uno scenario duro da gestire

Dunque l’Italia potrebbe trovarsi contemporaneamente con la recessione economica, le bollette alle stelle e questa ondata di migranti da dover gestire e la situazione rischia di diventare esplosiva. Inutile dire che tutto questo non è frutto del caso ma del preciso calcolo di Putin. Infatti Putin ha messo in atto la stretta sul grano e quella sul gas proprio per fare pressione sull’Europa. Il suo progetto è quello di mettere in crisi l’Unione europea e di sfinire i suoi cittadini. I migranti, la crisi alimentare e il problema delle bollette diventano così tutti i modi per costringere i cittadini europei a fare pressione sui loro governi perché si smarchino dal pantano ucraino. In sostanza Putin non si fa problemi ad affamare l’Africa pur di esercitare una forte pressione psicologica sugli europei e soprattutto sui loro governi.

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