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Goldman Sachs: recessione al 30% negli USA e al 40% in Europa ma altri più pessimisti

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Salvatore Dimaggio

Ormai il tema più caldo è quello della recessione economica.

Da quando le banche centrali hanno cominciato ad alzare i tassi il rischio della recessione è diventato decisamente più probabile.

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Adesso Goldman Sachs pubblica le sue stime relativamente al rischio della recessione negli Stati Uniti e anche in Europa.

La recessione minaccia l’Europa

La banca d’affari americana stima che ci sia il 30% del rischio di recessione negli Stati Uniti ma che questo rischio salga al 40% per quanto riguarda l’Europa.

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Questo non sorprende perché l’Europa patisce duramente la stretta sul gas voluta da Putin. Ma in generale la guerra in Ucraina ha un impatto molto più forte sull’Europa che non sugli Stati Uniti. Infatti l’Europa prende tante materie prime dalla Russia ed oggi sta soffrendo per la carenza di queste materie prime. Ma l’economia Europea appare in generale molto più fragile di quella degli Stati Uniti ed un aumento dei tassi potrebbe forse portare ad un vero e proprio crollo economico del vecchio continente.

Le banche centrali devono aumentare i tassi per frenare l’inflazione

Le banche centrali sono letteralmente costrette ad aumentare i tassi anche se sono consapevoli che questo aumento rende molto più pericolosa la questione della recessione. Infatti la recessione chiaramente diventa molto più probabile se i tassi sono elevati perché le condizioni economiche per le aziende e per i cittadini sono più difficili. Tuttavia proprio l’aumento dei tassi è l’unico strumento in grado di arginare la tremenda inflazione che ormai in Italia si attesta all’8%. Un’inflazione simile c’è un po’ in tutta Europa e in tutto il mondo, quindi non sorprende che le banche centrali siano determinate ad aumentare i tassi.

I rischi per il vecchio continente

Il problema in Europa dunque è quello di una recessione che appare piuttosto probabile e che potrebbe determinare una situazione veramente pesante dal punto di vista sociale. Infatti già oggi la povertà in Europa e soprattutto in Italia è particolarmente alta anche a causa dell’inflazione della pandemia di covid. L’arrivo di una recessione potrebbe fare impennare in modo pericoloso i numeri della povertà e gestire questa emergenza potrebbe essere particolarmente difficile.

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