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Se l’Europa comincia a chiederci il rigore, potrebbero sparire tutti i bonus: tensione sociale

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Salvatore Dimaggio

L’annuncio di possibili crisi di governo ha fatto impennare lo spread. Ma già da tempo il differenziale rispetto ai titoli tedeschi era arrivato all’ambire e a volte anche a superare i 200.

Questo significa che la Banca Centrale Europea è chiamata a creare uno scudo anti-spread che possa proteggere l’Italia.

ANSA/ SILVIA GASPARETTO

Ma ovviamente ogni volta che si parla di uno scudo anti-spread i tedeschi e non solo loro cominciano a chiedere austerità al nostro paese.

Austerità ed aiuti sociali

Questo è assolutamente inevitabile perché i conti pubblici pubblici italiani sono decisamente più problematici rispetto a quelli della maggioranza degli altri paesi europei.

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Con la forte inflazione e la recessione in arrivo è molto probabile che l’Europa cominci a chiedere austerità al nostro paese. In realtà molto dipende anche da come andranno le prossime elezioni politiche. Infatti in tutta Europa è ormai favorito il centrodestra perché contrario alla austerità. Chiaramente i cittadini non amano le politiche di austerità né in Italia e neppure nel resto d’Europa e quindi se dovesse vincere la destra probabilmente l’austerità sarebbe un po’ mitigata.

L’Europa rischia di diventare dura sui conti

Eppure ormai di austerità si parla tanto. Se davvero dovesse arrivare la recessione e l’Europa dovesse chiederci maggiore rispetto sui conti, tanti bonus che il governo sta mettendo in campo dovrebbero essere eliminati. La paura più grande ovviamente è proprio per i bonus sociale erogati ai più poveri. Se il governo Draghi che si è sempre dimostrato sensibile alla tematica della povertà fosse costretto a tagliare il bonus sociale la tensione potrebbe crescere tanto. Infatti tantissimi italiani sono in condizione di povertà e hanno un estremo bisogno di aiuti e bonus sociali di vario genere. Eppure già da tempo le autorità internazionali come il Fondo Monetario Internazionale ma anche le autorità europee stanno mettendo in guardia l’Italia sul rispetto dei conti.

Il rischio della recessione

La recessione è stimata come piuttosto probabile per l’Europa anche perché il vecchio continente sconta il problema del forte aumento dei costi energetici dovuti alla guerra in Ucraina. Putin sta tagliando l’erogazione di gas e quindi per le famiglie e le imprese diventa più difficile andare avanti e questo chiaramente rende più probabile l’arrivo della recessione economica. Ma è anche l’aumento dei tassi da parte delle banche centrali a rendere la recessione più probabile.

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