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Sterzata sociale in Italia se si vogliono evitare le tensioni sociali in autunno

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Salvatore Dimaggio

Il Fondo Monetario Internazionale ha parlato di forte rischio in Italia di tensioni sociali già a partire dall’autunno o forse dall’inizio del 2023.

Vediamo di capire che cosa sta succedendo e perché l’Italia ha bisogno di politiche sociali più attive.

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Come sappiamo lo Stato Sociale Italiano è molto avaro per quello che riguarda gli aiuti a chi sia in difficoltà.

Forti tensioni sociali ed inflazione

Tuttavia il forte aumento del costo della vita unito agli stipendi spesso bassissimi che si percepiscono in Italia sta mettendo in forte difficoltà le famiglie del nostro paese.

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Sono veramente troppe le famiglie che non ce la fanno ad andare avanti e così il Fondo Monetario Internazionale teme addirittura disordini sociali. Il problema principale sono proprio le bollette della luce del gas. Infatti i forti rincari energetici non solo mettono in estrema difficoltà molte famiglie ma potrebbero costringere alla chiusura anche tante aziende. Infatti tante aziende italiane non stanno riuscendo a reggere il forte impatto della bolletta. Le aziende italiane si trovano strette in un dilemma.

Aziende a rischio e disoccupazione

Se trasferiscono gli altri costi energetici sul prodotto finito rischiano di non venderlo. Ma se non li trasferiscono rischiano di lavorare in perdita. Dunque il problema per tante aziende italiane è proprio quello di rischiare di chiudere in autunno o all’inizio dell’anno prossimo a causa dei costi troppo forti. Ma in Italia la povertà è veramente troppo alta èerché addirittura 5,6 milioni di Italiani sono ormai in condizioni di povertà assoluta. In una situazione del genere il Fondo Monetario Internazionale teme che i troppi italiani in povertà uniti a quelli che vi si aggiungeranno in autunno e all’inizio dell’anno prossimo possano dare vita a disordini e a tensioni. Quindi l’Italia ha un forte bisogno di ridurre il grave divario tra poveri e ricchi.

Divario ricchi-poveri e tensioni

Infatti il divario tra poveri e ricchi si è ampliato tremendamente negli ultimi anni. Dal 2005 ad oggi i poveri assoluti in Italia sono addirittura triplicati. Quindi anche se il prossimo governo di centrodestra sarà probabilmente allergico a politiche sociali troppo espansive ed anzi vorrà anche eliminare il reddito di cittadinanza sarà probabilmente costretto dagli eventi a varare aiuti sociali particolarmente forti. Soprattutto una priorità del prossimo governo potrebbe proprio essere quella di cercare di ridurre il divario sociale tra poveri e ricchi. Infatti il rischio è proprio quello che queste disparità troppo accentuate possano dare vita a quelle tensioni sociali e a quei disordini temuti dal Fondo Monetario Internazionale.

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