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Italiani delusi dai buoni fruttiferi postali si rifugiano in oro e Bitcoin: è davvero una buona idea?

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Salvatore Dimaggio

Tanti Italiani si sono rivolti ai buoni fruttiferi postali per avere un rifugio contro l’inflazione.

Tuttavia gli interessi garantiti dai buoni fruttiferi postali sono davvero bassi rispetto al terribile 8% dell’inflazione.

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Infatti i Buoni fruttiferi postali garantiscono interessi molto limitati e che vanno crescendo nel tempo molto lentamente. Dunque davvero poco o niente in confronto ad un ad un’inflazione che erode i risparmi ad un terribile ritmo dell’8% all’anno.

Investimenti più redditizi e pericolosi

E così molti italiani cercano rifugio in altri beni, ma vediamo se è una buona idea. L’inflazione è salita tantissimo.

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Ormai in Italia questo mostro arriva a valere l’8% all’anno. Ma anche gli altri paesi del mondo non sono messi meglio e quindi l’alta inflazione impone di cercare un rifugio contro questa continua erosione dei risparmi. Basti pensare che 10.000 euro ottenuti sul conto negli ultimi 12 mesi hanno perso ben 800 euro di valore. Molti italiani cercano rifugio nell’oro mentre altri cercano rifugio nelle criptovalute.

Oro e Bitcoin: come funziona?

iniziamo con l’oro. L’oro è sicuramente il bene di rifugio per eccellenza. Quando c’è l’inflazione ma anche quando ci sono guerre e calamità naturali, la gente tende a rifugiarsi nell’oro perché ha un suo valore intrinseco che non può essere intaccato da niente. Tuttavia l’investimento nel loro potrebbe essere una buona idea sul lungo termine ma non bisogna dimenticare che l’oro sta subendo fluttuazioni molto forti e che quindi nell’arco di pochi anni non è assolutamente detto che il suo valore effettivamente riesca a compensare quello dell’inflazione. Il discorso diventa ancora più complesso per quanto riguarda le criptovalute.

Il dilemma delle criptovalute

Fino all’anno scorso le criptovalute erano addirittura consigliate come strumento di rifugio contro l’inflazione. Tuttavia proprio con l’aumento dell’inflazione che si è avuto nel 2022, le criptovalute e soprattutto il Bitcoin hanno perso sicuramente di valore. Infatti è stato proprio nel 2022 che queste valute virtuali hanno fatto registrare una profondissima flessione. L’investimento in criptovalute non si può considerare davvero un bene di rifugio contro l’inflazione. Tra l’altro si tratta di un investimento che richiede un’elevata conoscenza e che va lasciato a chi sia effettivamente esperto di questo complesso e dedicato mondo.

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