Arrivano due bonus nuovi di zecca a sostenere i lavoratori italiani. Due aiuti preziosi ma molto diversi.
Il Governo aiuta i lavoratori non solo con i famosi aumenti del decreto aiuti bis ottenuti tramite la decontribuzione, ma anche con questi nuovissimi bonus.
Con questi due bonus tanti lavoratori avranno un aiuto concreto per andare avanti.
Il primo bonus vale ben 1000 euro ed è una erogazione una tantum.
Dunque si tratta di un bonus di mille euro che si può ricevere una volta sola e che non è qualcosa di strutturale che entra in busta paga. La cosa bella di questo bonus è che è perfettamente cumulabile con i nuovi aumenti in busta paga. Come sappiamo il decreto aiuti bis di agosto ha disposto aumenti per stipendi e pensioni. Gli aumenti per gli stipendi sono stati varati grazie ad una seconda decontribuzione. Dunque le busta paga ora sono più alte ed a queste buste paga più alte ora si somma anche questo bonus per alcuni lavoratori.
Prima di vedere il secondo bonus da 800€ vediamo questo primo importante bonus da 1000 euro. Questo è riservato ai lavoratori fragili che nell’arco dell’anno non siano riusciti a fruire completamente dell’indennità di malattia. Infatti durante il periodo del covid tanti lavoratori fragili hanno fatto tanti giorni di malattia. Ma come sappiamo esiste un tetto ai giorni di malattia indennizzabili con l’indennità di malattia. Dunque per chi ha superato questo tetto e quindi non ha potuto godere di tutte le indennità di malattia, arriva il bonus una tantum da mille euro. Sicuramente un aiuto prezioso. Ma vediamo il bonus forse ancora più prezioso da 800 euro al mese.
Questo bonus è dedicato a tutti quei lavoratori che abbiano avuto una notevole diminuzione dei loro introiti. Questo bonus in particolare è dedicato ai lavoratori separati e divorziati che devono pagare l’assegno di mantenimento ma non ci riescono a causa di una diminuzione dell’attività lavorativa. Quando la mamma affidataria dei bimbi abbia un isee basso ed il papà dimostri una notevole sospensione del lavoro oppure un calo di reddito di almeno il 30% lo stato interviene sul pagamento degli assegni fino ad un massimo di 800 euro al mese.
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