Buste+paga%2C+perch%C3%A9+da+gennaio+ci+saranno+cattive+sorprese
ilovetrading
/2022/08/20/buste-paga-perche-da-gennaio-ci-saranno-cattive-sorprese/amp/
Economia

Buste paga, perché da gennaio ci saranno cattive sorprese

Sarà necessario trovare risorse importanti per diminuire le tasse. Altrimenti da gennaio potrebbero esserci cattive sorprese nelle buste paga

Con l’approvazione del decreto aiuti bis, il governo ha deciso di alleggerire il peso del fisco sui cittadini, applicando uno sgravio contributivo del 2%. Tuttavia, per finanziare con successo la misura serviranno circa 4,5 miliardi. Se così non dovesse essere, da gennaio potrebbero esserci cattive sorprese per quanto riguarda le buste paga.

(Ansa/ Franco Silvi)

Trovare le risorse prima di applicare il tanto atteso cuneo fiscale, dunque, sarà imperativo per quello che sarà il prossimo governo. La missione, infatti, sarà quella di continuare sulla falsariga della legge di Bilancio 2022 e del decreto aiuti bis, manovre che hanno alleggerito il peso della tassazione sui cittadini.

Ecco perché da gennaio potrebbero esserci cattive sorprese sulle buste paga

Uno degli ultimi provvedimenti del governo Draghi, attualmente dimissionario ma comunque in carica per sbrigare gli affari correnti e i dossier attivi, è stato quello del famoso decreto aiuti bis. Con tale misura, infatti, l’esecutivo ha voluto trovare delle soluzioni per andare in contro ai cittadini in questo momento di grave crisi economica, caratterizzato da una pesante inflazione.

Per proseguire su questa strada, il prossimo governo dovrà necessariamente cercare nuove risorse economiche in modo da effettuare un ulteriore taglio al cuneo fiscale. Grazie ai precedenti provvedimenti (legge di Bilancio e decreto aiuti bis) la tassazione sulle buste paga si è alleggerita, grazie anche alla riduzione del 2% della quota dei contributi dei lavoratori dipendenti, con un reddito non superiore a 35mila euro.

(ANSA/MATTHIAS BALK)

I provvedimenti in atto, però, prevedono un finanziamento solo per l’anno in corso. Dunque, sarà il prossimo governo a doversi assumere le responsabilità di trovare nuove risorse per finanziare la riduzione delle tasse. Un aumento al 9,19% dovrebbe essere escluso, ma continua il rebus del finanziamento.

Nel caso di mancato successo, ci potrebbero essere cattive sorprese sulle buste paga già a partire da gennaio. Gli stipendi potrebbero essere più bassi rispetto a quelli del 2021, anche a causa dell’eliminazione del bonus Renzi per chi ha un reddito maggiore di 15mila euro.

Dunque, uno dei compiti principali del prossimo esecutivo (il parlamento verrà eletto il 25 settembre), sarà proprio quello di trovare le risorse. Servono, infatti, almeno 4,5 miliardi di euro ma, almeno per ora, non c’è un vero e proprio progetto proposto dalle forze politiche in campo.

Gianluca Merla

Articoli Recenti

Al via i controlli dell’Agenzia delle Entrate sul Superbonus 110%: ora le indagini fanno davvero paura, fino a 8 anni per la verifica

I controlli sul Superbonus 110% entrano nella fase decisiva e non riguardano più solo carte…

24 ore Fa

Stop alle ispezioni delle caldaie dal 2026: cosa prevede la nuova bozza di decreto

Una bozza di decreto potrebbe cambiare radicalmente il sistema dei controlli sulle caldaie domestiche in…

2 giorni Fa

Bonus 2026: tantissime agevolazioni per over 65, 70 e 80 anni

Il 2026 conferma una serie di bonus fondamentali dedicate alla popolazione anziana, con misure che…

3 giorni Fa

Riforma pensione: blocco degli scatti automatici e adeguamenti all’aspettativa di vita

La corsa contro il tempo per la riforma delle pensioni entra nel vivo e il…

4 giorni Fa

Bonus mamme 2025, il paradosso nascosto: perché la misura rischia di essere illegittima per l’UE

Nel dibattito pubblico si parla molto del sostegno economico alle lavoratrici, ma quasi nulla del…

5 giorni Fa

Pensioni a rischio: nuovi requisiti e modifiche inaspettate, l’assegno INPS sempre più lontano

La pensione si allontana sempre di più per molti lavoratori. Dal 2028 gli scenari del…

6 giorni Fa