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Alzheimer: clamoroso e ricco aiuto per i parenti, soldi subito entro novembre, domanda ufficiale

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Salvatore Dimaggio

Il morbo di Alzheimer è una malattia neurodegenerativa purtroppo assai diffusa in Italia.

Si tratta della causa di demenza più comune tra gli anziani. Adesso arriva un aiuto veramente forte dall’INPS per quanto riguarda questa grave patologia.

ANSA

L’Alzheimer arriva a compromettere progressivamente le funzioni cognitive dell’anziano e distrugge le cellule neurali.

Soldi per i parenti

Dunque parliamo di una malattia neurodegenerativa realmente grave e che progressivamente diminuisce l’effettiva capacità dell’anziano di svolgere i compiti più banali e di rapportarsi con l’ambiente esterno. Ma vediamo le novità in arrivo sul fronte degli aiuti per chi ha l’Alzheimer e per la sua famiglia. Innanzitutto chi soffre di Alzheimer ma anche chi lo assiste possono beneficiare di vari aiuti in virtù della legge 104. La commissione medica dell’INPS dovrà valutare che ci sia questa malattia e la sua effettiva gravità. Quindi c’è bisogno di inoltrare all’INPS il certificato medico che testimonia questa patologia.

Cosa farsi riconoscere

Quindi la commissione medica valuterà se effettivamente la patologia c’è e la qualificherà come Alzheimer.

Pixabay

Proprio in virtù della legge 104 l’anziano potrebbe beneficiare di una serie di aiuti e così anche la sua famiglia. Innanzitutto c’è l’assegno mensile di 525 euro a titolo di indennità di accompagnamento. Questo aiuto c’è per chi non riesca a deambulare e quindi a svolgere le mansioni della vita di tutti i giorni. Ma anche per i familiari la legge 104 dispone dei nuovi aiuti. Innanzitutto ci sono tre giorni di permesso dal lavoro ma non finisce qui. Infatti dal 13 agosto c’è anche la possibilità di fruire dei permessi alternandosi tra i vari familiari.

Aiuto economico forte a chi lo assiste

Ma oltre a potersi alternare liberamente tra i vari familiari che assistono il malato di Alzheimer c’è addirittura la possibilità di un ricco congedo straordinario dal lavoro di due anni. Ma probabilmente l’aiuto più consistente è proprio che chi assiste il malato di Alzheimer può godere dell’APE sociale. Questa misura è possibile fino al 31 dicembre 2022. Quindi proprio chi assiste il malato può sfruttare questa opportunità molto vantaggiosa per andare in pensione. Quindi in virtù di ape sociale si può avere un’indennità pari a quella che sarebbe la pensione. Questa indennità accompagnerà il parente che assiste il malato di Alzheimer fino all’effettiva pensione. Tuttavia la domanda va presentata entro il 30 novembre 2022.

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