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Nord Stream danneggiato per sempre, si avvicinano coprifuoco e razionamenti

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Edoardo Corasaniti

Il gasdotto russo Nord Stream ha registrato danni «senza precedenti» a tre linee: il prezzo del metano torna a salire sul mercato.

Il gasdotto Nord Stream, dopo i problemi di agosto, è ancora fuori uso. L’infrastruttura russa che porta metano in Europa ha registrato danni “senza precedenti” a tre linee e in questo momento è “impossibile stimare la tempistica delle operazioni di ripristino”. Secondo fonti del governo tedesco citate da Tagesspiegel i gasdotti “potrebbero anche risultare inutilizzabili per sempre”.

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I servizi di sicurezza in Germania ritengono che i tre tubi dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, danneggiati probabilmente da un attacco, potrebbero anche risultare inutilizzabili per sempre. È quello che scrive il tedesco Tagesspiegel. Secondo fonti di governo citate dal giornale, se non verranno riparati subito, l’acqua salata potrà corrodere il materiale di cui sono fatti.

Tornano i problemi di approvvigionamento

Tornano così i problemi di approvvigionamento per l’Unione europea e l’Italia, ma non solo: le quotazioni del gas salgono fortemente sul mercato di Amsterdam. Il rischio più forte, quindi, è che i cittadini possano vedere nuovi aumenti in bolletta.

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I prezzi potrebbero più che raddoppiare, superando la previsione di Arera per il prossimo mese di ottobre. Già ad ora si prevedono per il prossimo mese aumenti del 60% per l’energia elettrica e del 70% per il gas. Contemporaneamente ci potrebbero essere rallentamenti sul processo di accumulo degli stoccaggi, che però nel nostro Paese sono già arrivati ad un ottimo livello.

Danni al Nord Stream, possibile sabotaggio

Le prime notizie di problemi sono arrivate ieri mattina, come scrive money.it, con annunciate fughe di gas che hanno interessato i gasdotti Nord Stream 1 e 2 e il governo danese che di conseguenza ha elevato il livello di allerta sulle infrastrutture energetiche. Anche l’altro ieri c’erano state delle irregolarità, con Gazprom che aveva riferito di un calo di pressione su due sue linee. Le autorità svedesi e danesi hanno quindi identificato forti perdite di gas nel Mar Baltico. I danni di ieri, però, sarebbero ancor più gravi ed è mistero sulle cause. Secondo il governo tedesco i gasdotti potrebbero essere stati danneggiati da veri e propri “attacchi”. A riferirlo è il quotidiano Tagesspiegel, citando fonti dell’esecutivo federale. Secondo Berlino la la contemporanea interruzione dei gasdotti non sarebbe “una coincidenza” e ci sarebbe quindi dietro la mano di qualcuno, forse con un vero e proprio attacco. Sospetto confermato anche dagli Stati Uniti.

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