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Mutui a tasso variabile: hai diritto al rimborso, sentenza storica, cambia tutto

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Riccardo Magliano

Un secco “no” alle clausole vessatorie. Tutti coloro che sono stati ingabbiati in contratti senza uscita dovranno essere rimborsati secondo il tribunale di Milano. Una buona notizia per moltissime persone.

La notizia è estremamente positiva. Con una sentenza esemplare, il tribunale di Milano ha sancito che tutti i clienti che hanno sottoscritto un contratto per un mutuo con la cosiddetta “clausola Floor” dovranno essere risarciti. La clausola è stata ritenuta vessatoria dai giudici e le banche che hanno concesso un mutuo utilizzando anche questa condizione stanno cominciando a risarcire i propri clienti.

Tribunale di Milano dichiara i rimborsi
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Il fatto gira intorno a questa clausola particolarmente problematica che viene inserita nei contratti per mutui a tasso variabile. La particolarità dei mutui a tasso variabile è che gli interessi vengono calcolati in base all’oscillazione dell’indice finanziario di riferimento Euribor. A differenza del tasso fisso, infatti, le rate possono variare nel tempo sulla base dell’andamento del mercato e del costo del denaro. Al tasso Euribor bisogna poi aggiungere lo Spred, una percentuale che la banca aggiunge per determinare il proprio guadagno.

Mutuo a tasso variabile, ecco come funziona la clausola Floor

Quello che è successo dal 2015 in qua è che la Banca Centrale Europea è più volte intervenuta sul valore del denaro per le proprie politiche economiche. Questo, in molti casi, ha portato il costo del denaro in negativo. Questa in teoria è un’ottima notizia per i mutuari, visto che con il costo del denaro abbassato, le rate del mutuo sarebbero dovute essere più basse.

A questo punto interviene la clausola Floor. Si tratta di una clausola nei contratti dei mutui che dice che una percentuale di interessi, in genere corrispondente allo Spread, sancisce il minimo sotto il quale la rata del mutuo a tasso variabile non può scendere, neppure in caso di Euribor negativo. In pratica, la differenza in negativo dell’Euribor viene scarivata interamente sul cliente.

Banche costrette a rimborsare i clienti
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Questo ha fatto sì che il tribunale della Corte d’Appello di Milano definisse la clausola vessatoria. La sentenza è negativa per le banche, che saranno costrette a risarcire i clienti su cui è stata applicata la clausola Floor per un ammontare pari alla differenza tra il tasso di interesse versato realmente e quello che i mutuari avrebbero dovuto pagare sulla base del costo del denaro.

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