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Reddito, brutte notizie per 660 mila persone, stangata anticipata, Ok ufficiale

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Sabrina Pesce

Ci sono brutte notizie in vista per 660 mila percettori del Reddito: la stangata è ufficiale, cosa c’è da sapere.

Il Reddito di Cittadinanza è una misura che ha raccolto le aspre critiche di moltissime forze politiche tra cui quelle di Fratelli d’Italia guidato da Giorgia Meloni. Con la sua vittoria, in molti temono che la misura possa essere spazzata via.

Reddito di Cittadinanza, cosa succederà / Foto Ansa

A tal proposito, è il caso di dire che ci sono brutte notizie in vista per oltre 600mila persone.

Reddito: quali sono i cittadini che rischiano la stangata

Durante il suo discorso sulla fiducia in Parlamento, Giorgia Meloni ha tenuto a precisare che l’intento è quello di andare a limitare l’accesso al Reddito. In particolare, la volontà è quella di destinare la misura, fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, soltanto a quei soggetti che non risultano in grado di lavorare.

Reddito di Cittadinanza, cosa succederà / Foto Pixabay

Stando a quanto dichiarato dal nuovo Premier, infatti, così come strutturato attualmente il Reddito non ha fatto altro che andare a favorire il fenomeno del parassitismo, rappresentando una sostanziale sconfitta per lo Stato. Nonostante questo comunque ha spiegato che la volontà non è quella di abolire tranchant il Reddito ma semplicemente quello di rimodularlo. In assenza di reali impedimenti a svolgere attività lavorativa, infatti, bisogna individuare nel lavoro la soluzione e non nell’assistenzialismo.

La proposta del vicepremier Matteo Salvini

Dal canto suo Matteo Salvini, attuale vicepremier, è intervenuto proponendo la sospensione dell’Rdc per una durata di 6 mesi solo ai soggetti che hanno la capacità di lavorare e che stanno percependo l’indennità già da 18 mensilità. In questo modo, si andrebbe a recuperare 1 miliardo di euro che potrebbe servire per Quota 102 anche nel prossimo anno.

Alla luce di ciò, a rischio di perdere la misura sarebbero 660 mila cittadini. Dei 919.916 di essi che sono stati indirizzati al lavoro, 173mila risultano attualmente occupati mentre 86mila risultano essere esonerati o reindirizzati servizi sociali. In ogni caso, non resta altro da fare che attendere i prossimi sviluppi in merito ad una questione di grande attualità e riguardo alla quale tantissimi cittadini aspettano delle risposte.

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