Per le bollette di Ottobre, gli italiani possono tirare un sospiro di sollievo dopo la stangata annunciata.
Il tema relativo alle bollette è quello che attualmente occupa maggiormente la mente e i discorsi degli italiani che a conti fatti si ritrovano a dover pagare un costo salatissimo per quanto concerne le utenze di luce e gas.
Dopo mesi di aumenti peraltro era sta annunciata una nuova stangata che stava facendo temere il peggio a molte famiglie.
Bollette di Ottobre: sventata la stangata
Le stime riguardo agli aumenti ci dicono che non saranno spropositati almeno rispetto alle previsioni avanzate un mese fa. Per quanto riguarda il gas, ad esempio, gli incrementi si aggireranno intorno al 5 per cento di contro al 70 per cento annunciato. Questi dati sono stati forniti da Davide Tabarelli di Nomisma Energia che ha spiegato che tale fenomeno è da attribuire all’aggiornamento tariffario da parte di Arera diventato mensile non più trimestrale. In caso contrario, infatti, l’aumento sarebbe stato del 200 per cento, afferma Tabarelli.
La decisione dell’autorità per l’energia è nata dalla volontà di intervenire in maniera decisa sui mercati ed evitare che gli incrementi potessero schizzare alle stelle. In particolare, il mercato libero è risultato essere quello maggiormente instabile e che dunque richiedeva un intervento deciso.
Sul fronte del prezzo della luce
Secondo Tabarelli, peraltro, proprio grazie all’aggiornamento mensile si potrebbe ottenere anche una decrescita del prezzo della luce, tuttavia non si è intervenuti ancora al riguardo. A tal proposito, il presidente di Nomisma ha spiegato che qualora tale intervento fosse stato messo in atto attualmente staremmo assistendo ad un calo dei prezzi: ora, invece, ci toccherà attendere gennaio nella speranza che questi non siano eccessivamente alti.
Oltre a ciò, Tabarelli è voluto intervenire anche riguardo alla scadenza a fine anno relativa al mercato tutelato del gas. A tal proposito, ha fatto sapere che sarebbe auspicabile un rinvio a fine anni prossimo a causa dell’attuale instabilità dei costi ed aspettare che questo vero e proprio tsunami si plachi.