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Pensioni: Meloni sconvolge tutti, età, tempi, contributi, cambiati e rivoluzionati

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Sabrina Pesce

Sul tema delle Pensioni, Giorgia Meloni si prepara a sconvolgere tutti: rivoluzionati età, tempi e contributi.

Quello delle pensioni è un tema scottante che in Italia suscita l’attenzione di una fetta piuttosto consistente di popolazione. A tal proposito, Giorgia Meloni sta per sconvolgere tutti operando una rivoluzione per quanto concerne età, tempi e contributi.

Cosa deciderà di fare Giorgia Meloni sul tema pensioni / Foto Ansa

Può essere utile sapere quali sono le proposte in campo e in che modo si cercherà di impedire il ritorno della Legge Fornero.

Pensioni: le ipotesi al vaglio di Giorgia Meloni

Il tema delle pensioni è tra i più scottanti non a caso il nuovo esecutivo sta lavorando alle varie opzioni con cui intervenire sul sistema pensionistico. Tra le varie proposte ci sarebbe quella di intervenire con una nuova formula di Quota 102 che attualmente prevede il pensionamento a 64 anni di età, con 38 anni di contributi. Nell’ipotesi del Governo ci sarebbe la possibilità di smettere di lavorare al raggiungimento di combinazioni comprese tra i 61 anni e i 66 anni di età e tra i 35 anni e i 41 anni di contributi.

Cosa deciderà di fare Giorgia Meloni sul tema pensioni / Foto Pixabay

A tal proposito ci sarebbe anche Quota 41 che consentirebbe ai lavoratori di andare in pensione al raggiungimento dei 41 anni di contributi. Tale possibilità però risulta essere poco attuabile a causa delle ingenti risorse che comporterebbe una sua introduzione.

L’ipotesi Quota 103

Tra le varie proposte c’è quota 103 che prevedrebbe l’accesso alla pensione al raggiungimento di 62 anni di età e 41 anni di contributi. Si tratta di una misura che comporterebbe da un lato un dispendio di risorse contenuto per lo Stato e che dall’altro trova il consenso delle forze sindacali.

Va detto che al momento non è ancora stata fatta chiarezza riguardo all’eventualità per il lavoratore di continuare ad accumulare contributi con il raggiungimento dei requisiti previsti per Quota 102. A conti fatti i lavoratori potrebbero ritrovarsi ad andare in pensione più tardi tuttavia senza beneficiare i assegni più corposi. Ovviamente al momento quella relativa a Quota 103 è solo un’ipotesi su cui sono a lavoro i tecnici del Mef. In ogni caso, grazie alla possibilità di beneficiare di sgravi contributivi, avrebbe come obiettivo quello di spingere gli over 63 a continuare a lavorare.

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