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Pensioni gennaio 2023: scatta l’aumento di 1.200€ per la maggior parte dei pensionati

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Salvatore Dimaggio

Il tema delle pensioni è molto caldo perché chiaramente la riforma Meloni ridisegnerà completamente il mondo delle pensioni.

Ma vediamo perché per tanti pensionati arriverà un aumento di 1.200 euro proprio a gennaio.

ANSA: Ministra Calderone

Come sappiamo se Giorgia Meloni non intervenisse per la riforma delle pensioni, tornerebbe la legge Fornero ma questo è stato già assolutamente smentito sia dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni che dalla ministra Calderone.

Cambia tutto nel 2023

Quindi sostanzialmente noi oggi sappiamo che la riforma Fornero non tornerà per l’anno prossimo e vediamo come funzionerà il forte aumento di 1200€ sulle pensioni a partire da gennaio.

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Innanzitutto va sottolineato che per andare in pensione nel 2023 la situazione sarà completamente diversa rispetto a quest’anno. Infatti nel 2023 ci saranno sia Opzione tutti che quota 41 con vincolo di età. In sostanza opzione donna viene prorogata l’anno prossimo e viene estesa anche agli uomini. Quindi la famosa opzione tutti della quale si sta molto parlando non è altro che una proroga di opzione donna che però sarà fruibile anche dagli uomini. Ma oltre ad opzione tutti l’anno prossimo ci sarà anche Quota 41. Quota 41 permette di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi.

Il ricco aumento da gennaio del prossimo anno

Ma mentre in un primo tempo si riteneva che bastassero i 41 anni di contributi adesso si sa che ci sarà anche un requisito anagrafico. Quindi probabilmente per andare in pensione l’anno prossimo non basteranno i 41 anni di contributi ma si dovrà avere almeno 61 anni di età. Ma vediamo la questione dei 1200€ in più a partire da gennaio. La perequazione è proprio quell’istituto in virtù del quale le pensioni vengono aggiornate in proporzione all’inflazione. Attualmente attualmente l’inflazione registrata in Italia è altissima, infatti si attesta all’11,9%.

Ecco come funzionerà il forte aumento delle pensioni

Questo significa che in linea di principio un pensionato dovrebbe percepire a partire da gennaio proprio il 12% in più ogni mese. Questo al momento non è qualche cosa di confermato ma se effettivamente la perequazione dovesse corrispondere a quella che è l’inflazione attuale, gli aumenti potrebbero essere veramente forti. Infatti su base annua il pensionato potrebbe prendere 1.200 in più se attualmente percepisce una pensione tra i sette o gli €800, ma se percepisce una pensione più alta l’aumento ovviamente potrebbe essere anche molto più marcato. Quindi con la perequazione, gli aumenti dall’anno prossimo molto probabilmente saranno assai forti contro le stangata del carovita. Purtroppo questi aumenti servono solo a compensare il calo del potere d’acquisto reale.

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