La pensione di invalidità è un vero e proprio baluardo di civiltà del nostro sistema.
Infatti garantire una pensione a chi sia nella condizione di essere diversamente abile è sicuramente qualche cosa di degno di uno stato civile.
Come sappiamo ci sono stati dei piccoli aumenti sugli assegni pensionistici di ottobre e novembre ma gli aumenti forti arriveranno proprio a gennaio.
Pensioni di invalidità più ricche ed è giusto
Quando si ha la disabilità andare avanti sicuramente non è semplice ma con la fortissima inflazione al 12%, chiaramente tutto diventa più complicato.
Da quando l’inflazione è arrivata al 12% per le associazioni che si occupano proprio dei disabili tutto sta diventando più complesso. Sono proprio le associazioni che tutelano chi ha la disabilità a raccontare quanto l’inflazione arrivi ad impattare in modo durissimo sulla vita del diversamente abile e quanto lo penalizzi. A partire da ottobre le pensioni di importo inferiore a 2692 sono state aumentate di un piccolo 2%.
Ecco gli aumenti più forti per l’invalidità
Gli aumenti più o meno sono stati di €6 oppure di €13 a seconda del trattamento che si riceve. Ma gli aumenti più forti arriveranno proprio a gennaio. Quindi sostanzialmente sarà proprio dal mese di gennaio che ci sarà la famosa perequazione. Gli aumenti di questo mese sono stati veramente minuscoli perché si è trattato soltanto di un piccolo 0,2%, ma è proprio dal mese di gennaio che arriverà la cosiddetta perequazione vera e propria. La perequazione c’è ogni anno su questo tipo di pensioni, così anche come su tutte le altre. Ma il fatto è che quest’anno l’inflazione è particolarmente forte. Gli esperti sottolineano come la perequazione di solito non aumenti molto questo genere di pensioni proprio perché fino all’anno scorso l’inflazione era bassissima.
INPS può fare due tipi di aumenti e sono importanti
Ma quest’anno l’inflazione è stata del 8% fino a qualche mese fa ma oggi è al 12% e a fine anno potrebbe arrivare anche al 12,8%. Quindi sostanzialmente dipende tutto dall’inflazione che l’Inps utilizzerà come parametro di riferimento. Per fare un esempio se prendiamo il caso di una pensione di invalidità totale maggiorata di 661 l’aumento sarebbe di quasi 53 euro e si arriverebbe quindi ad una cifra di circa 714 euro. Ma se l’inflazione viene calcolata a 12,8%, l’aumento arriva a quasi 85 euro e quindi chiaramente è molto più ricco per chi lo percepisce.