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Anche la banca centrale russa ammette che le sanzioni affondano l’economia

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Stefano Vori

La Banca centrale russa ha fatto sentire la sua voce. E le parole che ha pronunciato non sono quelle che Putin avrebbe voluto ascoltare. Tutt’altro. Parole che fanno male al presidente e, soprattutto, ai russi tutti.

Un’operazione speciale che altro non è che una vera e propria invasione di uno stato sovrano. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha voluto giocare con le parole, ma questo non è certo il suo forte.

La Banca centrale russa
La Banca centrale russa (Fonte: ilovetrading.it)

Certo non è la verità. Da quell’ormai tristemente noto 24 febbraio 2022, il giorno dell’invasione russa dell’Ucraina, l’Occidente, ovvero la Nato e la Gran Bretagna, hanno dichiarato alla Russia l’unica guerra possibile, una guerra di natura economica.

E dopo nove mesi di guerra, le sanzioni stanno producendo un qualche effetto o no?

La Banca centrale russa ha parlato

Quante volte ne abbiamo sentito parlare in questi terribili nove mesi di guerra. Quante voci si sono levate per discutere riguardo le sanzioni inflitte alla Russia all’indomani dell’invasione dell’Ucraina. In molti si sono chiesti se quelle sanzioni, decise dagli Stati Uniti e dall’Unione europea, stessero davvero arrecando nocumento all’economia russa o se, invece, le conseguenze peggiori le stessero pagando quegli stati, soprattutto, europei, che le avevano concordate ed attuate.

In varie occasioni lo stesso presidente russo, Vladimir Putin, aveva ribadito fieramente che le sanzioni alla Russia avrebbero provocato guai seri soltanto all’Europa, che non avrebbe potuto resistere a lungo senza il petrolio, e soprattutto, senza il gas russo. Esattamente l’8 novembre scorso è accaduto qualcosa che forse lo stesso presidente russo non si aspettava. Ha parlato la governatrice della Banca centrale russa, Elvira Nabiullina. Lo ha fatto davanti alla Duma e ha detto cose che Vladimir Putin non avrebbe mai voluto udire.

Ha illustrato ai parlamentari russi l’attuale, e reale, situazione dell’economia russa, a nove mesi dall’inizio del conflitto con l’Ucraina e dopo le sanzioni inflitte alla confederazione dopo il 24 febbraio 2022. Ha inoltre prospettato l’economia russa da qui al 2025. Lo ha fatto con lucidità estrema, non cedendo di una virgola alla propaganda putiniana e a quella dei falchi che girano attorno al presidente. Ma cosa ha detto la governatrice della banca centrale russa,  Elvira Nabiullina?

Le sanzioni fanno male

Le parole della governatrice della banca centrale russa, Elvira Nabiullina, sono state chiarissime. Le sanzioni che l’Occidente ha decretato nei confronti della Russia stanno arrecando seri danni all’economia del paese. Occorrono trasformazioni profonde e strutturali, per tentare di salvare il salvabile almeno all’interno della confederazione russa.

La Banca centrale russa
La Banca centrale russa (Fonte: Pixabay)

Ma anche queste cambiamento radicale potrebbe non bastare. Per nove mesi la propaganda putiniana ha urlato nel “suo” megafono, per raccontare ai russi la “sua” verità. La governatrice della banca centrale russa, Elvira Nabiullina, ha presentato un quadro che non può che allarmare Vladimir Putin e l’intera popolazione della confederazione. Che forse mai, come adesso, sta scoprendo di essere entrata in un tunnel senza uscita.

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