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Quota 103 tra uomini e donne: per alcuni salvezza per altri stangata amara, cambia tutto, gioia e rabbia

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Salvatore Dimaggio

Ormai è chiaro che le pensioni del 2023 ruoteranno attorno a quota 103 ma come vedremo per gli uomini e per le donne non è la stessa cosa.

Il fatto che quota 103 è una bella batosta per le donne ma attenzione però perché la riforma delle pensioni è piuttosto complessa e nel complesso proprio ci guadagnano le donne. Cerchiamo di capire come mai quota 103 è così diversa tra uomini e donne e chi alla fine ci guadagna veramente.

Pensioni quota 103
Pensioni quota 103 (Fonte: ilovetrading.it)

Quota 102 è ormai finita o meglio finirà con la fine di quest’anno. Infatti quota 102 era una misura pensionistica ponte decisa dal governo Draghi per il solo anno 2022. Quindi finito quest’anno anche quota 102 termina. Quindi proprio per questo dall’anno prossimo si potrà andare in pensione con i famosi 41 anni di contributi e 62 anni di età.

Per alcuni è utile mentre per altri è davvero penalizzante ma l’anno prossimo c’è la sorpresa

La quota 103 nasce alla fin fine per un motivo molto semplice e cioè evitare la legge Fornero. Tuttavia proprio la quota 103 che prevede la pensione a 62 anni e con 41 anni di contributi chiede comunque sia tre anni di contributi in più rispetto alla quota 102 ma questa è una stangata per le donne.

Infatti i sindacati ricordano come in Italia sistematicamente le donne hanno meno contributi riguardo gli uomini. Il fatto è che le donne molto spesso lasciano il lavoro per accudire i figli oppure ne per problemi di altro genere legati sempre alla famiglia e così di conseguenza i contributi alla fine della carriera sono pochi. Quindi sono proprio i sindacati che sottolineano come le donne siano comunque sia più sacrificate.

Uno dei due sessi è sacrificato ma ha comunque la corsia preferenziale

Facciamo un po’ di conti. Secondo l’INPS la quota 103 o quota 41 spetterebbero a circa 7.000 aventi diritto alla pensione. Ma la maggior parte sono uomini. È proprio l’INPS ha sottolineare come aver maturato il diritto alla pensione oggi significa aver cominciato a lavorare negli anni 80 ma negli anni ottanta realisticamente le donne erano veramente poche al lavoro e quindi tra maternità, donne che di fatto sceglievano di fare le casalinghe e un minore accesso al mondo del lavoro, sostanzialmente quota 103 sarà riservata soprattutto agli uomini.

Quota 103 tra uomini e donne: per alcuni salvezza per altri stangata
Quota 103 tra uomini e donne: per alcuni salvezza per altri stangata (I Love Trading)

Infatti quota 103 ma anche quota 41 con le loro esose richieste di contributi di fatto saranno delle vie che soltanto o quasi soltanto gli uomini potranno imboccare. Però c’è anche da sottolineare che comunque esiste la proroga di opzione donna.

Ma c’è sempre Opzione donna a cambiare le carte in tavola

Infatti con opzione donna si può andare in pensione a 58/59 anni con almeno 35 anni di contributi. Quindi visto che opzione donna sarà probabilmente prorogata anche nel 2023, bisogna sottolineare come da un lato la quota 103 comunque sia ancora una volta appannaggio soprattutto degli uomini. Ma bisogna anche sottolineare come la proroga di opzione donna sia comunque sia un canale di uscita privilegiata per quanto riguarda le donne e quindi anche l’anno prossimo le donne comunque sia potranno avere questa opzione comoda in più rispetto ai colleghi uomini. E non è poco.

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