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Libretti postali: controlli tremendi dal Fisco e multe a raffica “mai successo”, cosa fare ed evitare, norme nuove

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Stefano Vori

Libretti postali attenzionati come non mai. Cosa sta veramente accadendo e perché il Fisco si sta accanendo nei confronti di una delle forme di risparmio più amate dagli italiani?

E’ forse la forma di risparmio più amata dagli italiani. Sarà perché è un prodotto di Poste Italiane, non soltanto un’azienda ma una “presenza” che caratterizza il territorio. Nei centri più piccoli, all’interno del nostro italico stivale, l’ufficio postale è, insieme alla caserma dei Carabinieri, l’ombelico di quel mondo.

Libretti postali
Libretti postali (Fonte: ilovetrading.it)

Da sempre molto più amata delle banche, che hanno sempre quell’aria truffaldina di chi ti sta per tirare un brutto scherzo, la posta è il luogo dove si va a ritirare la pensione o pagare le bollette. Un’occasione, soprattutto per i più anziani, di incontrare dei pari età che soltanto in quelle occasioni si possono rivedere. Ma Poste Italiane è anche molto di più…

Libretti postali sotto osservazione

Vi sono notizie che a volte arrivano alle nostre orecchie, o passano sotto i nostri occhi, che ci lasciano un po’ perplessi. In questo momento di grave crisi economica, in cui tanti, forse troppi, non riescono ad arrivare alla fine del mese, sapere che i libretti postali sono particolarmente attenzionati dal Fisco perlomeno sorprende. Il libretto postale è il piccolo, grande salvadanaio per milioni di italiani. Soprattutto per coloro che hanno superato gli anta e sono in procinto di tagliare il traguardo della pensione. Per costoro la Posta è un’istituzione che offre le più ampie garanzie, che non potrà mai giocarti brutti scherzi e che ti fa dormire sonni tranquilli, proprio come i Carabinieri.

In quel libretto postale c’è tanto di loro, della loro vita. Se potesse parlare quel libretto racconterebbe dei momenti in cui il suo padrone e la sua famiglia erano insieme e felici. E di quando parte di quella felicità è andata via per sempre insieme ad un amato congiunto. Quei denari, pochi o tanti che siano, sono il compendio di una vita e rappresentano il loro passato, il loro presente e il loro futuro. Sembra di vederli questi fedeli affiliati a Poste Italiane nel momento in cui sono venuti a conoscenza che il Fisco intende tenere sotto stretto controllo i loro libretti. Ma cosa credono di trovare? Non siamo mica ladri, né tantomeno evasori, avranno pensato.

Quello che il Fisco intende monitorare sono alcuni movimenti, sui libretti stessi, che possono indurre il sospetto che sotto sotto vi possa essere qualcosa di illecito. Quali i movimenti che, magari senza saperlo, possono essere considerati sospetti dal Fisco?

I movimenti sospetti

Nel momento in cui il Governo presieduto da Giorgia Meloni rilancia la battaglia contro l’evasione fiscale annunciando degli interventi che sembrano viaggiare “in direzione ostinata e contraria“, come avrebbe detto Fabrizio De André, l’attenzione particolare che il Fisco intende “regalare” ai milioni di libretti postali esistenti, ha il fine di controllare quelli che solitamente si definiscono come “movimenti sospetti”.

Ma quando una normale operazione, quale ad esempio un prelievo o un versamento, si trasformano in movimenti sospetti? In generale si può dire che una certa operazione è meritevole di un particolare “controllo”, quando il prelievo o il versamento supera la soglia dei 1000 euro. Quando poi qualcosa non torna, ecco la multa salata. Quanto di più indesiderato, ed indesiderabile, soprattutto in un periodo di ristrettezze economiche.

Libretti postali
Libretti postali (Fonte: ilovetrading.it)

Ma dopo aver letto questa notizia una domanda sorge spontanea: Questa “regola” come si lega all’aumento del tetto del contante deciso dal Governo Meloni e che dal 1° gennaio 2023 vedrà aumentare la soglia dai 1000 euro attuali a 5000 euro? Misteri fiscali.

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