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Numero dei figli: dal 2023 incide su bonus e pensioni, per alcuni pioggia di soldi, per altri stangata

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Salvatore Dimaggio

Numero dei figli: dal 2023 incide su bonus e pensioni.

Come sappiamo il governo Meloni vuole dare una forte spinta alla natalità proprio perché in Italia si fanno pochissimi figli. Proprio per questo il numero dei figli andrà ad incidere proprio sui bonus e anche sulle pensioni. La natalità in Italia è bassissima proprio perché le famiglie hanno paura di fare figli visto che il futuro è sempre più incerto dal punto di vista economico.

Bonus in base ai figli
Bonus in base ai figli (Fonte: ilovetrading.it)

L’inflazione è al 12% e anche il reddito di cittadinanza verrà tagliato. Quindi le statistiche ci dicono che le famiglie sono sempre più spaventate e di conseguenza non hanno il coraggio di fare i figli. Proprio per questo Giorgia Meloni cambia tutto per quello che riguarda il bonus e anche le pensioni e proprio il numero dei figli sarà determinante per accedere a tutti i bonus e a tutte le pensioni.

Bonus in base al numero dei figli: quoziente familiare

Cominciamo dall’assegno unico universale: ovviamente l’assegno unico universale sarà aumentato del 50% soltanto per le famiglie numerose cioè con tanti figli ma anche per i figli dal primo anno di età. Oltre a questa radicale modifica dell’assegno unico però per quanto riguarda i bonus dall’anno prossimo non si farà più riferimento all’isee molto probabilmente, ma si farà riferimento al quoziente familiare.

Bonus e pensioni in base ai figli
Bonus e pensioni in base ai figli (I Love Trading)

Quindi qualsiasi tipo di bonus sarà proporzionato proprio al coefficiente familiare e di conseguenza il numero dei figli. Questo in soldoni vuol dire che se una famiglia ha tanti figli potrà più facilmente riuscire a intercettare un bonus. Ma anche se due famiglie possono entrambe avere accesso ad un bonus, sarà proprio quella con più figli ad avere più soldi.

Addio all’ISEE: per alcuni gioia ma per altri stangata

Infatti tutto sarà parametrizzato al quoziente familiare e di conseguenza non varrà più l’ISEE ma varrà il reddito diviso per i componenti del nucleo familiare. Proprio per questo i componenti del nucleo familiare arrivano ad essere determinanti per i bonus ma anche per le pensioni. Infatti per quanto riguarda opzione donna, questa particolare opzione per andare in pensione prima, viene confermata per il 2023 ma viene introdotta un’importante modifica.

Infatti a quanto pare opzione donna dovrebbe essere prorogata con le seguenti modifiche: si potrà andare in pensione a 58 anni se si hanno due figli o più, si dovrebbe andare in pensione a 59 anni con un solo figlio e a 60 anni se non si hanno figli. Tuttavia questa particolare modifica di opzione donna potrebbe suscitare eccezioni di incostituzionalità.

Il problema sulle pensioni

Proprio per questo le pensioni arrivano ad essere modificate dal numero dei figli ma non è detto poi che questa proposta finisca effettivamente nella riforma definitiva. Staremo a vedere se questa modifica su Opzione donna resterà ma non ce’ dubbio che il nuovo governo vorrà premiare anche sotto il profilo pensionistico chi ha avuto figli.

“La cosa più importante che i genitori possono insegnare ai loro figli è come andare avanti senza di loro.” FRANK A. CLARK. Questa frase è sicuramente molto profonda ma oggi le famiglie hanno davvero tanto bisogno di aiuto e speriamo che questo governo stia facendo le scelte più sagge.

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