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Sanatoria cartelle: più difficile di quanto pensi, non sempre decide lo Stato

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Stefano Vori

Sanatoria cartelle. A quanto sembra la situazione presenta aspetti alquanto complessi che potrebbero far saltare buona parte della misura messa sul tavolo dal Governo Meloni. Cosa sta accadendo?

Sanatoria cartelle. Sembrava che tutto filasse liscio come l’olio. Che nessuno fosse seriamente, e veramente, contrario a tale misura del governo Meloni. Invece qualcuno sta levando voci rumorose che potrebbero rimettere tutto in discussione. Ma è davvero in pericolo la sanatoria?

Sanatoria cartelle difficile
Sanatoria cartelle difficile/ I Love Trading

Al momento vi sono soltanto voci, anche perché la sanatoria delle cartelle deve essere ancora presentata ufficialmente e con tutti i paletti che sicuramente vi saranno al suo interno. Fatto sta che un’infinità di contribuenti sta tremando al solo pensiero che la misura possa addirittura rientrare. Ma chi si oppone alla sanatoria cartelle?

Sanatoria cartelle esattoriali, non piace a tutti

L’aveva richiesta a gran voce la Lega fin dalla campagna elettorale estiva. La Pace Fiscale s’ha da fare per eliminare definitivamente quelle cartelle esattoriali che, secondo i rappresentanti del Carroccio, rappresentano ormai un inutile fardello di carte da cui non ci si potrà più ricavare un euro. Tra Rottamazione Quater, Saldo e Stralcio e Pace Fiscale delle cartelle esattoriali sembra davvero che dal governo di centro –  destra sia partito un chiaro ed inequivocabile “libera tutti”.

Un via libera a coloro che non hanno potuto, o voluto, pagare alcuni tributi allo Stato, alla Regione o al comune di appartenenza. In qualsiasi caso per tanti di loro il giorno della liberazione si avvicina ed arriverà molto prima del prossimo 25 aprile. Il provvedimento che il governo intende mettere in campo e che riguarda un taglio netto dei debiti esattoriali è atteso da uno stuolo di contribuenti. Sapere che tra qualche settimana al massimo vi sarà una suntuosa cancellazione d’ufficio delle cartelle esattoriali il cui debito è inferiore ai 1000 euro, regala loro una gioia incontenibile.

Ma questa gioia irrefrenabile potrebbe presto trasformarsi in una doccia gelata per tutti loro. Perché la sanatoria delle cartelle esattoriali non piace a tutti. A molti non piace l’idea della cancellazione d’ufficio per le cartelle esattoriali che presentano un debito inferiore ai 1000 euro complessivi. La voce contraria che si sta levando in queste ore è una voce importante e rumorosa, che potrebbe spingere la premier Giorgia Meloni ed i suoi referenti economici del governo a rivedere, anche sostanzialmente, questa porzione della misura riguardante la rottamazione delle cartelle esattoriali.

Ma chi si oppone alla sanatoria?

La voce dei Comuni

Chi in queste ore sta levando forte la sua voce contro la sanatoria delle cartelle esattoriali è l’ANCI, ovvero l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Proprio sulla parte più importante della misura governativa i sindaci hanno avuto una reazione assolutamente negativa poiché ritengono che, una decisione di tale portata, avrebbe dovuto comportare, obbligatoriamente, un loro diretto coinvolgimento. Perché all’interno delle infinite cartelle esattoriali inferiori a 1000 euro, vi sono tasse ed imposte che dovevano finire nelle casse dei comuni, come IMU, TARI, TASI.

Sanatoria cartelle
Sanatoria cartelle (I Love Trading)

Oltretutto quelle somme hanno anche una valenza strategica. In questi anni, infatti, i comuni, hanno sempre inserito il debito dei contribuenti come ipotetiche voci attive, pur sapendo che si tratta, per lo più, di somme non più incassabili. Per far quadrare i bilanci tali importi si sono rivelati spesso determinanti. L’ANCI sta facendo pertanto sentire la sua voce e sembra davvero che il provvedimento governativo stia perdendo forza ogni momento che passa. Da un lato vi sono i sindaci che non vogliono vedere rottamate somme utili per i loro bilanci, dall’altra vi sono i contribuenti che pensano al loro, di bilancio.

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