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Affitto di casa: ora puoi dimezzarlo legalmente e dici addio agli aumenti

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Stefano Vori

L’affitto di casa può diventare un problema, specie in questo periodo dove la crisi sta mettendo a dura prova l’economia di famiglie ed imprese. Ora si può anche dimezzare. Vediamo come.

L’aumento dei tassi di interesse sta creando enormi problemi per chi ha acceso un mutuo a tasso variabile. Nel giro di poche mensilità la rata è aumentata mediamente di 150 euro. Un’autentica mazzata. Ma chi è in affitto non gode certo di migliore salute dal punto di vista economico.

Affitto di casa
Affitto di casa (I Love Trading)

L’affitto di per sé non aumenta. E’ sempre quello che si è concordato con il locatore. Aumentano, e tanto, le altre spese. Tutto allora diventa estremamente complicato. Se le altre spese non possono essere ulteriormente ridotte, non rimane che ripensare all’affitto di casa e vedere in quale maniera può essere ridotto il canone da pagare.

Affitto di casa, quando è necessario ridurlo

Sempre più spesso ci ritroviamo con un foglio di carta candidamente bianco sul tavolo ed una penna in mano. Vogliamo fare due conti per vedere quanto si dovrà sborsare alla fine del mese. Lo stipendio è quello, non aumenta ma per fortuna almeno c’è. Le voci da inserire nella lista delle spese mensili sono sempre le medesime. Il dramma viene dagli importi di ogni singola spesa che sembrano lievitare come le torte della nonna dentro il forno della cucina.

Generi alimentari in rialzo, le bollette di acqua, luce e gas sono poi un autentico salasso, anche “spalmandole” su due mensilità. E poi c’è l’affitto di casa. L’importo è sempre lo stesso, ma aumentando tutto il resto, rimane sempre di meno in cassa. Se il risparmio sulle diverse voci non è più possibile, non rimane che fare qualcosa intervenendo direttamente sull’affitto. Si, ma come?

Le idee possono essere diverse, come quella di condividere l’appartamento con uno, o più inquilini, se l’appartamento lo permette, in maniera da dividere le spese e poter risparmiare qualcosa. Certo è che si perde qualcosa a livello di riservatezza e poi occorre sempre stare attenti a mantenere dei buoni rapporti con il/i coinquilino/i. Vi è poi l’ipotesi di poter scegliere un appartamento più piccolo e magari meno centrale.

In questo caso la controindicazione può venire dal fatto che l’appartamento, essendo ubicato in periferia, costringa poi ad utilizzare mezzi pubblici ed auto privata, aggiungendo costi su costi. Per cui anche per tale ipotesi occorre sempre tenere i conti in buona vista. Altrimenti non si può far altro che richiedere un bonus, ma in questo caso occorre fare attenzione ai requisiti richiesti. Quali?

Bonus affitto

Se proprio non si riesce a trovare una soluzione che permetta una riduzione importante del canone di affitto, non rimane che l’ultima carta da giocare, ovvero il Bonus affitto under 31. In cosa consiste? Trattasi di un rimborso previsto dall’Agenzia delle Entrate per gli affittuari che rispondono ai seguenti requisiti, ovvero avere un’età inferiore ai 31 anni ed una dichiarazione dei redditi inferiore a 15.493,71 euro.

Affitto di casa
Affitto di casa (I Love Trading)

Il bonus può raggiungere l’importo massimo di 2000 euro e secondo quando disposto dall’Agenzia delle Entrate, non può coprire oltre il 20% del canone d’affitto annuo. Anche la riduzione del canone d’affitto non è mai una  strada facile da percorrere, a meno che non si incontri un locatore di “buon cuore” che comprenda le reali difficoltà dell’affittuario.

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