I farmaci scaduti rappresentano una costante in quasi tutte le case. Ma è giusto domandarsi per quanto tempo siano efficaci e quali rischi concreti si corrano. Proviamo a saperne di più.
I farmaci sono presenti in tutte le case, perché occorrono a tutte le età. Anziani, adulti, bambini possono avere necessità, in qualunque momento e per i motivi più diversi, di assumere un farmaco. Per cui li abbiamo sempre lì, a portata di mano, perlomeno quelli che si ritengono più indispensabili e più utilizzati dal nucleo familiare.
Rimangono nella loro postazione per un lungo periodo, andando poi in scadenza senza che ce ne accorgiamo. Pertanto sono numerosi i farmaci che, ogni volta, rischiano di finire nei contenitori delle farmacie perché scaduti. Proviamo a scoprire fino a quando i farmaci mantengono la loro efficacia e quali rischi corriamo se assumiamo un farmaco scaduto.
La cassetta è posizionata in alto, in modo che i bambini non possano raggiungerla. Il luogo è apparentemente fresco, teoricamente l’ambiente quasi ideale per conservare i farmaci. Arriva poi il momento, quando si prende un farmaco e si ha un po’ di tempo a disposizione, di fare un “controllo” generale, particolarmente accurato. Flaconi con le pillole, pasticche, sciroppi, creme gel.
Ricordavamo la cassetta come quasi vuota ed invece è piena di farmaci. E comincia quindi la rassegna. Obiettivo dichiarato scovare i farmaci scaduti. Ad ad uno ci si accorge che sono tanti quelli che hanno oltrepassato la data stampata sulle scatole o sui flaconi. Ma, in questo caso conviene subito metterli da parte per poi depositarli negli appositi contenitori della farmacia, oppure..
Perché poi la domanda sorge spontanea: Per quanto tempo i medicinali conservano la loro reale efficacia e nel caso, senza saperlo, assumiamo un farmaco scaduto, quali i reali rischi che si corrono? Domande che tante volte, tutti noi, ci siamo posti. Allora proviamo a dare delle risposte per fare chiarezza. Una ricerca americana può illuminarci in tal senso.
Questa ricerca ci dice innanzitutto che la data di scadenza non segna un limite invalicabile, ma solo lo spazio temporale minimo, solitamente tra 1 e 5 anni, entro chi produce il farmaco ne garantisce l’efficacia. Una maniera pratica di scaricare ogni responsabilità legale in caso di assunzione del farmaco oltre quella data. La ricerca ha anche analizzato i 14 principi attivi di confezioni di farmaci intatte, ma scadute da 30 e da 40 anni.
Dei 14 principi attivi analizzati ben 12 (tra cui paracetamolo, caffeina e codeina) hanno conservato pressoché intatta la loro efficacia, mai al di sotto del 90%. Mentre l’aspirina, era da cestinare dal momento che aveva perduto completamente la sua efficacia. Risposte chiare ed incoraggianti. La maggior parte dei farmaci continua quindi a fare effetto al 100% fino ad un anno oltre la sua scadenza e al 90% fino a cinque anni dalla data evidenziata sulla confezione.
Quindi sembra chiaro che siamo coperti anche nel caso in cui assumiamo farmaci scaduti. Al massimo il farmaco non farà effetto, ma senza creare problemi di salute a chi lo ha assunto. Ma questo però non ci deve far dimenticare che i farmaci devono essere sempre ben conservati.
Un luogo asciutto, non caldo è già un buon punto di partenza, anche se andrebbero sempre lette, per ciascun farmaco, quelle che sono le modalità di conservazione contenute all’interno del foglietto illustrativo. I farmaci salvano la vita, prendiamocene cura.
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