Belen Rodriguez distrutta dal dolore “Perdiamo la casa”

Belen Rodriguez in una recente intervista si è sbottonata parecchio ed ha deciso di raccontare un particolare inedito sulla sua vita che ha lasciato letteralmente tutti a bocca aperta.

Belen Rodriguez si sta godendo oggi il suo rapporto ritrovato con Stefano De Martino, suo marito e padre del suo primo figlio Santiago.

Eppure, mentre tutto sembra ormai andare come dovrebbe andare, per la showgirl è arrivato il momento di raccontare un pezzo della sua vita tanto inedito quanto tristissimo. Ecco cosa ha detto.

Belen Rodriguez lascia tutti a bocca aperta con il suo racconto

La vita di Belen Rodriguez a molti sembra un film, uno di quelli in cui la protagonista alla fine riesce a vivere il suo lieto fine. Eppure non tutti sanno che quella stessa protagonista per arrivarci ha dovuto penare non poco, anche molto più di quanto si immagini. E no, non si tratta di pene d’amore, si tratta di sofferenza vera, fatta di dolore (anche fisico), umiliazioni, paura.

Belen Rodriguez è nata e ha vissuto fino a quando aveva 19 anni in Argentina, ma questo lo sanno tutti. Quello che pochi sanno è come ha vissuto nel suo Paese natale fino a prima di volare in Italia, cosa che per lei all’epoca fu una vera e propria liberazione. “A diciotto anni distribuivo volantini del cinema per strada. A diciannove facevo la pizzaiola in un ristorante”, queste le parole della showgirl a Sette, il settimanale del Corriere. Ma non è questa la parta più cruda del suo racconto, quella deve ancora arrivare.

“Perdiamo la casa”

Il racconto di Belen Rodriguez a Sette ha spiazzato davvero tutti. Per la prima volta – oppure comunque è stata una delle rarissime volte insomma – la showgirl ha parlato del suo passato più remoto, quello vissuto in Argentina, pieno di lacrime, crepe, sofferenza.

Le sue parole infatti hanno spiazzato davvero tutti: “Da un giorno a un altro perdiamo la casa, senza poter prendere niente: divani, letti, piatti, asciugamani. Andiamo ad abitare in campagna, non lontano dalla favela”. All’epoca quello che le faceva più paura in assoluto era la vita quotidiana e questo fa sorridere oggi che la sua routine sembra agli occhi di tutti quasi perfetta, fatta di sfarzi, lussi, sfizi.

Eppure quando lei era solo un’adolescente nell’Argentina che le aveva dato i natali “saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie”. Ad un tratto poi queste “persone” arrivarono anche da lei. Erano in otto, armati, drogati. Presero anche lei – che in quel momento era in giardino – per i capelli, la trascinarono dentro casa, legarono lei e la sua famiglia, con le pistole puntate alla testa. Poi rubarono tutto, ma davvero tutto tranne gli stivali neri con le borchie che aveva acquistato a rate con lo stipendio del volantinaggio e che per lei erano quasi un orgoglio, che era riuscita a nascondere nella fessura del divano letto nonostante le mani legate.

Allora sì, la vita di Belen sembra davvero un film, ma occhio a non giudicarlo dal finale, perchè è l’inizio la vera storia.