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Bollette sempre più care: perchè il price cap non serve, amare novità

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Riccardo Magliano

Siamo giunti all’accordo sul price cap sul gas in Unione Europea. Questo significa che le bollette saranno meno care? Apparentemente no, almeno da quato dicono alcuni degli analisti che hanno studiato la faccenda. Il tetto al prezzo del gas è più una mossa politica contro la Russia, mentre noi dovremo continuare a pagare le stesse bollette di prima.

von der leyen e aumento del gas
tetto al prezzo del gas, non funziona
ilovetrading.it

Alla notizia che in Unione Europea è stato raggiunto finalmente un accordo per quanto riguarda il tetto al prezzo del gas, molti hanno festeggiato. Il tetto al prezzo del gas, già da quando era in carica Mario Draghi, era un obiettivo venduto come essenziale per mitigare gli effetti della crisi energetica in Europa. Tuttavia, secondo gli analisti che hanno studiato la faccenda, sembra che questa sia più una mossa politica contro la Russia che non a favore dei cittadini europei. Secondo le stime le bollette del gas non scenderanno grazie a questo fatto, anzi, è possibile che la situazione degeneri ulteriormente.

Occorre innanzi tutto capire in cosa consiste questo price cap, o meglio, il meccanismo di correzione dei prezzi approvato dell’Unione Europea. Il price cap, tetto al prezzo del gas entrerà in vigore dal 15 febbraio 2023 in presenza di due condizioni:

  • Se le quotazioni mensili dell’indice Ttf superano i 180 euro al megawattora;
  • Se la differenza di prezzo tra il Ttf e il Gnl, il gas naturale liquefatto, supera i 35 euro per tre giorni consecutivi.

Una volta entrato in azione, al verificarsi delle due condizioni sopra, il tetto al prezzo del gas resta in vigore per 20 giorni lavorativi.

Come avere un tetto di carta, il vero funzionamento del price cap

In molti commentano dicendo che il tetto al prezzo del gas, almeno nella forma scritta nell’accordo, non è propriamente un tetto. Questo perché la soglia non è fissa. Il funzionamento del meccanismo di correzione dei prezzi fa in modo che il tetto del gas al mercato TTF, ovvero quello della borsa di Amsterdam, non superi il valore del prezzo Gnl + il premio (attualmente a 35 euro). Questo significa che il prezzo del gas può facilmente superare i 180 euro per MWh qualora il valore del premio salisse nel tempo.

Inoltre, per come è strutturato, il price cap entrerebbe in azione solo quando i prezzi del gas saranno più alti, per poi chiudersi automaticamente una volta che i prezzi di mercato sono tornati entro i paramentri. Questo significa che nel 2023 il price cap potrebbe essere attivo soltanto per 40 giorni tra agosto e settembre.

festeggiamenti del governo
tetto al prezzo del gas, non funziona
ilovetrading.it

Una vittoria politica più che pratica

Per quanto il Governo stia festeggiando il raggiungimento dell’accordo sul tetto al prezzo del gas e la stia vendendo come una “vittoria italiana”, questo potrebbe essere solo una vittoria politica e nulla di più. Vero che l’Italia, prima con Draghi e adesso con Meloni, è stata una delle maggiori promotrici di questo accordo in Europa, ma per come è uscito l’accordo, probabile che il price cap non dia i risultati che speriamo tutti.

Si tratta di un accordo poco incisivo sulle bollette degli europei, ma dall’altra parte rappresenta una vittoria politica dell’Unione, che ancora una volta è riuscita a non sfasciarsi completamente sotto i ricatti di Putin. Il problema è che questo tetto al prezzo del gas era stato venduto come la grande risposta europea al problema del caro energia, cosa che, di fatto, non sarà.

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