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Pensioni: il cumulo ora può diventare una stangata, cambia tutto nel 2023, rabbia

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Salvatore Dimaggio

Normalmente il cumulo è uno strumento utile per avere una pensione più alta o anche semplicemente per avere i requisiti minimi per andare in pensione: quando si arriva al momento di richiedere la pensione è ormai qualcosa di molto comune ritrovarsi con i contributi versati in diverse gestioni.

Ormai sono lontani i tempi nei quali un lavoratore passava tutta la vita a svolgere serenamente un proprio lavoro e ormai è diventato praticamente la norma passare da un lavoro all’altro, spesso anche con buchi contributivi importanti. Quindi il cumulo è una cosa da capire con la nuova riforma delle pensioni perché non è più uno strumento così banale.

Pasquale Tridico
cumulo contributi (I Love Trading)

Nella maggior parte dei casi il lavoratore sceglie il cumulo dei contributi perché è uno strumento gratuito, ma per esempio per i dipendenti pubblici il cumulo dei contributi potrebbe essere una scelta molto sbagliata perché le penalizzazioni sono forti. Come dicevamo le carriere lavorative spesso oggi sono spezzettate e molto discontinue.

Attenzione alle insidie del cumulo

Avere i contributi versati in gestioni diverse può essere molto complesso ma soprattutto può porre di fronte a scelte non semplici da gestire. Il problema è che c’è la possibilità della ricongiunzione ma la ricongiunzione è costosa. Se la ricongiunzione ha il problema di essere costosa, la totalizzazione subisce invece delle penalizzazioni che possono essere anche forti. Quindi di solito la scelta preferita dai lavoratori è quella del cumulo. Eppure il cumulo è sfavorevole proprio per i lavoratori pubblici.

Se si hanno 20 anni di contributi in una gestione e oltre 20 anni di contributi in un’altra gestione si può addirittura chiedere la liquidazione di due pensioni di vecchiaia. Chi si dovesse trovare nella felice condizione di avere almeno 20 anni di contributi ciascuno in due gestioni previdenziali differenti, potrebbe addirittura avere quindi due pensioni di vecchiaia però se si vogliono mettere insieme i contributi di entrambe le gestioni per riuscire ad avere una pensione anticipata chiaramente bisogna seguire altre vie.

Varie vie per unire i contributi diversi

Infatti avere due pensioni di vecchiaia ordinarie diverse significa non poter accedere alla pensione anticipata. Ma proprio per accedere alla pensione anticipata ci sono tre vie: la ricongiunzione che però è onerosa; la totalizzazione gratuita e il cumulo gratuito. In molti casi e anzi bisogna dire purtroppo nella maggior parte dei casi, la ricongiunzione costa troppo.

La ricongiunzione non è una cattiva idea perché materialmente sposta ai contributi come se fin dall’inizio fossero stati versati tutti su un’unica gestione però spesso arriva a costare veramente tanto. La cosa paradossale è che l’Inps finisce per chiedere tanti soldi all’aspirante pensionato per la ricongiunzione. Ecco perché la totalizzazione e il cumulo sono sempre preferiti ma il problema è che la totalizzazione però impone assolutamente un ricalcolo interamente contributivo.

Il cumulo non è sempre la via migliore

Quindi la totalizzazione è vero che non costa niente ma imponendo ricalcolo completamente contributivo arriva a penalizzare tanto. Il cumulo sembra quindi sempre la scelta ideale, ma attenzione però. Infatti con il cumulo il lavoratore pubblico può avere la liquidazione del TFS soltanto 15 mesi dopo il compimento dei 67 anni.

Problemi per il cumulo dei contributi
Problemi per il cumulo dei contributi / I Love Trading

Questo significa che qualcuno andare in pensione anticipata può essere sicuramente più semplice e non si sopportano dei costi ma se un dipendente pubblico accede alla pensione anticipata grazie al cumulo poi il TFS lo potrà avere soltanto 15 mesi dopo il compimento dei 67 anni e questo per tanti potrebbe essere una pesante stangata.

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