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Bonus matrimonio 2023 per le giovani coppie: tanti soldi, ma devi chiederli così

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Stefano Vori

Il Bonus matrimonio 2023 ci sarà. La proposta fortemente voluta dalla Lega di Matteo Salvini è stata approvata. Una splendida notizia per chi intende convolare a giuste nozze. Com’è strutturato?

Forse vi è un collegamento, forse no. Quel che è certo è che se da tanti, troppi anni in Italia si nasce sempre di meno, quasi parallelamente ci si sposa sempre di meno, soprattutto in chiesa. Tanti possono essere i motivi, che toccano gli orizzonti più estremi, che vanno dalla fede, ovvero al non credere più nel matrimonio come sacramento fino a motivazioni più “umane” che portano poi alla scelta di unioni più “economicamente” sostenibili.

Matteo Salvini
Bonus matrimonio 2023 (I Love Trading)

Il bonus matrimonio 2023 unisce un po’ tutte queste esigenze delle coppie che intendono sposarsi. Un contributo economico a quelle che sono le spese dell’evento più importante della vita di ciascuno. Una misura, però che, come vedremo tra poco, non è per tutti. Allora andiamo a conoscere meglio questo strumento offerto a chi intende convolare a giuste nozze, come si diceva un tempo, quado sposarsi era quasi un “obbligo”.

Bonus Matrimonio 2023, per un vero rilancio

Questo matrimonio s’ha da fare e si farà anche utilizzando il Bonus Matrimonio 2023. Perché la misura proposta dalla Lega e dal suo leader, Matteo Salvini, è legge e pertanto pronta a dare una mano a chi intende sposarsi nell’anno che verrà. Nata per rilanciare un settore, quello del Wedding, che ha sicuramente risentito della forte diminuzione del numero dei matrimoni celebrati in Italia, il bonus vuole essere anche un incentivo per le coppie a mettere un sigillo ufficiale sulla loro storie d’amore.

In un primo momento la proposta leghista aveva fatto storcere un po’ il naso poiché parlava soltanto di matrimoni celebrati con il rito religioso, in chiesa per intenderci, escludendo le altre unioni. Poi, compresa la topica, ecco l’inevitabile modifica dove sono state incluse anche le unioni civili. Ma in cosa consiste il Bonus matrimonio 2023? Grazie alla misura messa in campo dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni è possibile ottenere, fin dal 1° gennaio 2023, una detrazione lorda del 20% sulle spese per il matrimonio.

Tali spese non potranno però superare il tetto massimo fissato a 20 mila euro. La misura verrà corrisposta ai due coniugi sotto forma di rimborso spese dichiarate su un periodo di cinque anni. Ma quali spese possono rientrare nel bonus matrimonio?

Spese coperte dal Bonus e chi può richiederlo

All’interno del bonus matrimonio potranno essere inserite la maggior parte delle voci che solitamente caratterizzano l’organizzazione di un evento unico quale è un matrimonio. Ecco alcune delle voci più importanti:

  • Acquisto di abiti ed accessori da cerimonia
  • Allestimenti floreali
  • Acconciature e make-up
  • Bomboniere
  • Partecipazioni
  • Noleggio auto da cerimonia
  • Fedi nuziali
  • Affitto di sale e location per la cerimonia
  • Servizi di catering e ristorazione (Spesa massima 700 euro)
  • Viaggio di nozze (Spesa massima 700 euro)
Coppia di sposi
Bonus matrimonio 2023 (I Love Trading)

Come accennato in precedenza non tutti però potranno usufruire del bonus matrimonio. Infatti per la richiesta del sostegno è assolutamente necessario rispettare precisi requisiti. Anche se al momento non è stata diramata una modalità ufficiale per inoltrare la richiesta del bonus si può anticipare che la misura riguarderà le coppie under 35 con un modello ISEE non superiore a 23 mila euro al 31 dicembre 2022. Occorre poi essere in possesso della cittadinanza italiana da almeno dieci anni ed organizzare il grande evento in Italia.

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