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Cartelle esattoriali: quali saranno cancellate automaticamente e quali no, guida

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Riccardo Magliano

Probabile che ad oggi tutti abbiamo sentito parlare della sanatoria delle cartelle esattoriali, ma non tutti possono aver capito come funziona. Tra i cittadini può esserci molta confusione su chi potrà stare tranquillo e chi invece deve ancora preoccuparsi del pagamento dei propri debiti fiscali. Ecco come funziona la sanatoria delle cartelle esattoriali 2023.

giorgia meloni
sanatoria delle cartelle esattoriali
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Già in due diverse occasioni è stata fatta una sanatoria delle cartelle esattoriali negli anni recenti. La prima è stata fatta dal Governo Conte al suo secondo mandato, mentre la seconda volta è avvenuta sotto il Governo di Mario Draghi. Nel 2023 questo accadrà ancora, visto che Giorgia Meloni ha deciso per una nuova cancellazione delle cartelle esattoriali di valore minore.

Perché accade tutto questo? Principalmente per due motivi. Il primo è legato alla presente crisi economica. Da ormai un anno siamo invischiati in questo giro di problemi economici innescati dall’invasione russa in Ucraina. Con tanta pressione economica addosso gli Italiani faticano a rimanere a galla, quindi lo Stato ha deciso di dare una mano. Le sanatorie sono fatte per liberare gli italiani dal peso dei loro debiti fiscali. Debiti arretrati con l’Agenzia delle Entrate per tasse, multe o bolli auto non pagati in passato che oggi si sono trasformati in fogli e fogli di sanzioni e interessi contenuti nelle cartelle esattoriali. La sanatoria va a cestinare le cartelle esattoriali di valore minore, in modo da cancellare quei debiti.

Come effetto collaterale, che è la seconda ragione dell’intervento, la rottamazione delle cartelle serve a sfoltire il numero di documenti conservati nell’archivio dell’Agenzia delle Entrate. Questi archivi sono costantemente pieni a causa dei molteplici debiti che gli italiani accumulano ogni anno con l’evasione fiscale. Liberare l’archivio di un po’ di documenti da modo a tutti gli altri di essere più facili da gestire.

Rottamazione fiscale 2023, a chi è rivolta?

Per quanto riguarda la rottamazione delle cartelle esattoriali 2023, occorre capire quali sono le cartelle che verranno cestinate dal Fisco. Giorgia Meloni, in continuità con quello che era già stato fatto da Draghi, ha deciso di indirizzare la rottamazione vesto le cartelle esattoriali di valore pari o inferiore a 1.000 euro recapitate fino all’anno 2015. Da ricordare che Mario Draghi aveva fatto rottamare le cartelle dello stesso valore dal 2000 al 2010.

ufficio agenzia delle entrate
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La cancellazione delle cartelle avverrà automaticamente. I contribuenti che hanno una cartella esattoriale del tipo valido per la rottamazione non devono fare nulla, se non controllare che il proprio debito sia stato cancellato una volta avvenuta la rottamazione. Non ci saranno né domande da presentare, né documenti per provare la propria posizione. Dalla rottamazione sono però escluse cartelle esattoriali derivanti da imposte o multe comunali, in modo da non intaccare le entrate dei Comuni.

Le somme che dovranno comunque essere pagate

A essere cancellate dalla rottamazione, tuttavia, non sono le interezze dei debiti contratti con il Fisco. La rottamazione delle cartelle esattoriali prevede la cancellazione soltanto degli interessi e delle penali sulla tassa evasa, ma non la tassa stessa. La tassa che non è stata pagata, per cui è scattata la cartella esattoriale dovrà comunque essere corrisposta all’Agenzia delle Entrate.

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