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Trattamento integrativo 2023: come chiederlo (120€ al mese) e chi può fare domanda subito

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Salvatore Dimaggio

Il trattamento integrativo è una misura molto preziosa e che per alcuni può essere estremamente utile.

Un tempo si chiamava bonus Renzi e invece oggi si chiama trattamento integrativo ma è un vero e proprio bonus sugli stipendi che viene erogato anche nel 2023. Il trattamento integrativo è un aiuto per i redditi da lavoro dipendente e i redditi assimilati, ma la cosa bella è che sarà erogato a più soggetti rispetto al bonus Renzi e il suo importo è anche più alto.

INPS
trattamento integrativo (I Love Trading)

Quindi in questo articolo cercheremo di vedere come funziona il trattamento integrativo nel 2023 e chi ne beneficia. Il trattamento integrativo 2023 ha del tutto sostituito il famoso bonus Renzi di 100 euro in busta paga. Nel 2023 per poter avere il trattamento integrativo bisogna generare un reddito massimo di 15.000 euro e si ottiene il trattamento integrativo proprio facendo una proiezione sul reddito.

Come funziona nel 2023 e perchè possono averlo anche i più fragili

Dunque funziona così: all’inizio del 2023 si farà una proiezione del reddito prodotto durante l’anno ed è proprio sulla base di questa proiezione del reddito che verrà riconosciuto il bonus Renzi in dieci quote e l’importo massimo può essere di 120 euro. Quindi al massimo il lavoratore dipendente o il lavoratore equiparato avranno fino a 1.200 euro in più.

Il trattamento integrativo viene erogato proprio dal datore di lavoro ma è un anticipo perché poi in un secondo tempo può essere anche revocato se non si rispettino i limiti reddituali ma in alcuni casi può essere riconosciuto direttamente dall’INPS e si può avere anche come rimborso in sede di dichiarazione dei redditi.

Giusto darlo anche a disoccupati, precari, ecc.

Tuttavia tra trattamento integrativo e bonus Renzi ci sono anche delle differenze. Infatti il trattamento integrativo è stato esteso anche ai disoccupati, ai cassintegrati, ai lavoratori atipici e ai lavoratori socialmente utili ma anche agli stagisti.

Infatti una cosa effettivamente discriminatoria del bonus Renzi era proprio il fatto che andava ai lavoratori dipendenti che comunque sono già tutelati dall’avere lo stipendio e invece non andava proprio a tanti soggetti più fragili che uno stipendio fisso non lo percepiscono o lo percepiscono in modo decisamente più saltuario.

Nel 2023 è più consistente perchè vale fino a 120€ per dieci mesi

Quindi la platea dell’ex bonus Renzi si amplia molto e cresce anche di valore perché aumenta da 100 a 120 euro. Tuttavia bisogna ricordare che il limite reddituale rimane sempre e comunque a 15.000 euro. Tuttavia il fatto che le dieci rate passino da 100 euro l’una a ben 120 euro l’una significa un vantaggio annuo di ben 200 euro in questo 2023.

Trattamento integrativo passa a 120 euro
Trattamento integrativo passa a 120 euro / I Love Trading

Ma una domanda forte che molti si pongono è quando arriveranno questi aumenti forti di stipendio di cui tanto si parla. Gli aumenti di stipendio del 2023 sono stati ben poca cosa. Innanzitutto l’aumento in busta paga è limitato e diventa ancora più limitato se consideriamo la forte inflazione. La Meloni ha promesso un taglio del cuneo fiscale del 5% entro fine legislatura e staremo a vedere tempi e modi.

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