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Sconto in fattura e cessione del credito: quale conviene ora, cambia tutto

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Salvatore Dimaggio

Il tema dei bonus casa è diventato tremendamente caldo perché una durissima normativa europea costringerà gli italiani a ristrutturazioni della casa che potrebbero arrivare a costare anche €30.000 per ogni immobile.

Quindi gli italiani si precipitano sui bonus casa che però vengono anche abbassati di valore e allora bisogna capire cosa conviene tra cessione del credito e sconto in fattura. L’Unione Europea ha letteralmente terrorizzato gli italiani con una normativa che li obbliga ad un efficientamento energetico costosissimo entro il 2030.

Fattura
cessione del credito (I Love Trading)

Il 2030 può apparire lontano ma si tratta soltanto di sette anni nei quali ristrutturare profondamente tutti gli immobili italiani affinché salgano di diverse classi energetiche in più step. Secondo gli esperti i costi di questi assurdi interventi oscillerebbero tra i 10 e i 30 mila euro per ogni immobile.

Costi spropositati dall’Europa

Questo significherebbe spedire automaticamente milioni di famiglie in povertà perché oggi gli italiani in tanti casi a stento hanno i soldi per mangiare. Tra l’altro i bonus edilizi in Italia non sono più forti come in passato perché il superbonus 110% è sceso al 90% e scenderà ancora di più nei prossimi anni.

Con lo sconto in fattura si intende un modo di accedere al bonus casa nel quale il privato paga solo una parte di quello che deve all’impresa edile e poi sarà sempre il privato a ricevere lo sconto sulla fattura. Quindi con lo sconto in fattura ciò che la famiglia va a pagare all’impresa è agevolato da un vero e proprio scontro sui costi. La cessione del credito invece anche nel 2023 funziona su un meccanismo completamente diverso.

Cessione del credito e sconto in fattura: perchè sono così diversi

Infatti il credito d’imposta dovrà essere ceduto da chi lo detiene ad un terzo che di norma è una banca. In cambio di questa cessione è il cessionario riceve dei soldi. Sono due metodi molto diversi ma che servono entrambi allo stesso scopo cioè ottenere subito la liquidità senza dover attendere il saldo dei propri crediti.

Il problema in definitiva è che i bonus casa non funzionano grazie a soldi erogati immediatamente dallo stato (e magari fosse così) ma funzionano con uno sconto fiscale spalmato su dieci anni. Quindi il problema forte dei bonus casa è che il governo non mette subito sul piatto i soldi necessari per la ristrutturazione dell’immobile ma semplicemente andrà a far risparmiare il contribuente nell’arco dei 10 anni. Ma intanto il contribuente ha bisogno subito dei soldi e quindi deve scegliere proprio tra cessione del credito e sconto in fattura per ricevere subito questo danaro.

Vantaggi dello sconto in fattura e della cessione del credito

Lo sconto in fattura tra i suoi vantaggi ha proprio la possibilità di accedere alla liquidità immediatamente per le aziende. Invece per le famiglie il vantaggio dello sconto in fattura è quello di ottenere subito lo sconto sul pagamento di quello che si è dovuto. Però il problema è che lo sconto in fattura è molto complesso da ottenere e molto spesso le aziende non accettano di erogare lo sconto in fattura.

Cessione del credito o sconto in fattura?
Cessione del credito o sconto in fattura? / I Love Trading

La cessione del credito invece è molto più semplice da ottenere perché qualunque ditta accetta questo sistema. Il problema però è che quando poi si dovrà accedere il credito alla banca, questa potrà opporre anche un veto perché la normativa è diventata molto stringente e se ci sono imbrogli sul bonus la banca ne va di mezzo.

Cosa valutare

Quindi la risposta a quale dei due sia meglio non è scontata. Se si trova un’azienda che accetta lo sconto in fattura è sicuramente meglio. Se invece si è costretti alla cessione del credito bisogna valutare quanto la banca poi sarà disposta ad accettarlo.

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