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PayPal: arrivano i controlli dell’Agenzia delle Entrate e sono durissimi

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Riccardo Magliano

La lotta all’evasione fiscale non conosce tregua nemmeno per quanto riguarda le transazioni tramite PayPal.

La possibilità che si possa evadere il Fisco sfruttando un sistema di pagamento alternativo spaventa non poco gli agenti dell’Agenzia delle Entrate. Si prevedono controlli duri e costanti.

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controlli del Fisco su PayPal
ilovetrading.it

Con la garanzia di rapidità e anonimato, le transazioni PayPal sembrano essere fatte appositamente per compiere operazioni a nero ed evadere il Fisco. Non è esattamente così. Neanche una servizio di pagamento online privato può sfuggire alle maglie di controllo dell’Agenzia delle Entrate, che in particolare nel 2023 promette controlli massicci. D’altra parte non può farne a meno. PayPal è lo strumento di transazione monetaria di maggior successo degli ultimi anni, che si è rapidamente espanso dagli Stati Uniti all’Europa. In Italia PayPal è già molto utilizzato, soprattutto per quanto riguarda i pagamenti online.

Ignorare un fenomeno tanto diffuso sarebbe semplicemente folle. L’Agenzia delle Entrate può comunque approfittare degli accordi internazionali a cui anche PayPal deve attenersi. Uno dei punti di forza che PayPal vanta contro buona parte della concorrenza è la sicurezza. Ogni dato salvato sotto il profilo personale di PayPal viene nascosto alle aziende con cui PayPal permette di entrare in contatto tramite i propri acquisti. Stessa cosa accade per quanto riguarda le transazioni peer to peer, ovvero da persona a persona, uno dei servizi per cui PayPal è maggiormente conosciuto. Queste informazioni, tuttavia, non possono essere nascoste anche al Fisco, che ha sempre accesso ai dati degli utenti PayPal per i controlli fiscali sulle loro operazioni online.

I controlli del Fisco su PayPal, cosa si cerca e in che modo

Il successo di PayPal è dovuto, oltre che alla semplicità e immediatezza del suo servizio, dall’immensa rete di piattaforme di shopping online a cui PayPal è collegato. Inoltre c’è la componente commissioni. Il servizio di PayPal è completamente gratuito finché ad essere collegato all’account è un conto corrente. Altrimenti, se il collegamento è con una carta di credito o una carta ricaricabile, è prevista una piccola commissione. Questo accade perché a pagare la commissione per essere collegati al servizio PayPal sono i negozi.

Uno dei punti più importanti dei controlli dell’Agenzia delle Entrate è quello riguardante la creazione dell’Anagrafe dei Conti Correnti, un grande archivio dell’Agenzia delle Entrate per controllare tutti i conti correnti in Italia. Visto che gran parte delle operazioni PayPal è fatta tramite conto corrente, l’Agenzia delle Entrate può controllare tali operazioni grazie allo strumento dell’Archivio dei Conti Correnti.

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Altri servizi oltre PayPal

PayPal non è l’unico servizio di pagamento elettronico online a disposizione sul mercato. Purché sia il più popolare e utilizzato, ci sono moltissimi altri sistemi di altre società private che offrono servizi molto simili. Uno dei più conosciuti è Apple Pay, il servizio di pagamenti online collegato ai dispositivi Apple. Anche Apple Pay ha una larghissima rete di negozi e online shop collegati al servizio.

Allo stesso livello di popolarità e immediatezza troviamo Google Wallet, il servizio di pagamento online di Google. Entrambe queste alternative sono valide esattamente quanto lo è PayPal, e per le stesse ragioni.

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