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Bonus una tantum per i dipendenti pubblici: ecco quando arriva, cifre e novità

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Riccardo Magliano

I dipendenti pubblici possono festeggiare quest’anno. Previsto un bonus una tantum esclusivo che farà felice molta gente.

Il Governo ha previsto questo bonus come anticipo, perché i futuro gli stipendi di questi lavoratori potranno essere anche più alti di così.

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bonus una tantum per dipendenti pubblici
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Per i dipendenti pubblici gli scorsi mesi sono stati fonte di grande interesse per via della ridiscussione dei contratti collettivi che li interessa in prima persona. Scaduti nel 2019, i contratti collettivi avrebbero dovuto essere ridiscussi immediatamente, ma la pandemia ha rinviato i programmi e adesso molti dei contratti collettivi di diverse categorie devono essere ancora completati. Considerando la ristrettezza in termini di fondi, il Governo ha deciso di implementare questo aumento una tantum che si protrarrà per tutto il 2023. Si tratta di un aiuto ai lavoratori che devono far fronte a tutta la serie di problemi che la crisi economica e la guerra hanno portato con se, dal caro bollette all’inflazione.

Il Fondo stanziato dal Governo per tutto il 2023 è di 1 miliardo di euro, e permetterà di aumentare lo stipendio dei dipendenti pubblici del 1,5% dello stipendio per 13 mensilità di tutto il 2023. Anche se un aumento dell’1,5% può non sembrare molto, sommato come aumento di stipendio mensile per tutto l’anno, si rivelano essere parecchi soldi. Gli aumenti saranno limitati agli stipendi di quelle categorie di lavoratori per cui non sono ancora stati rinnovati i contratti collettivi. Tutti coloro per cui i nuovi contratti sono già firmati, hanno già avuto l’aumento derivante dallo scatto di contratto concordato con i sindacati. Anche in questo caso il bonus una tantum è solo un tappabuchi, visto che i veri e strutturali aumenti arriveranno con i nuovi contratti collettivi, si spesa entro fine anno.

A quanto ammontano praticamente gli aumenti

Essendo un aumento proporzionale dello stipendio, l’importo effettivo dell’aumento mensile sarà diverso a seconda dello stipendio iniziale del lavoratore, diverso a seconda della categoria di lavoratore. Per fare un esempio pratico, i capi dipartimento e i dirigenti di prima fascia avranno un aumento di stipendio pari a 66,80 euro al mese, contro i 23,17 euro di aumento di un operaio di prima fascia 1.

Andando ancora più a fondo nelle ricerche, vediamo che ogni categoria di lavoratore dipendente pubblico avrà un aumento diverso. Questo proprio in virtù del fatto che gli stipendi di partenza sono diversi. A seconda delle fasce di appartenenza, i funzionari pubblici avranno degli aumenti da 29,63 euro a 44,72 euro al mese.

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Altri aumenti a seconda del lavoratore

Per quanto riguarda gli enti locali, gli aumenti maggiori saranno per i segretari di fascia A e B. Questi avranno un aumento di 52,22 euro al mese. Per contro, i lavoratori di categoria personale qualificato A1 avranno un aumento di 22,56 euro al mese.

Per quanto riguarda le scuole, gli aumenti degli stipendi dei professori saranno in base all’anzianità. I professori con oltre 35 anni di servizio possono godere di un aumento di 42,30 euro al mese, mentre un docente delle scuole primarie di 39,17 euro al mese. Un assistente amministrativo con pochi anni di servizio, infine avrà un aumento di stipendio di 22,89 euro al mese.

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