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Buoni fruttiferi postali: ecco i 3 imbattibili di febbraio, assurdo perderli

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Stefano Vori

I Buoni fruttiferi postali, simbolo storico di Poste Italiane, continuano ad offrire ricche opportunità. I migliori del mese di febbraio 2023.

Sempre più punto di riferimento degli italiani. Ovunque, dalle metropoli con milioni di abitanti ai centri dove se ne possono contare soltanto qualche decina. Se le imprese più importanti puntano tutte sulle grandi città, Poste Italiane è radicata sul territorio. Che non intende abbandonare. Anzi.

Sergio Mattarella
Buoni fruttiferi postali (I Love Trading)

Il progetto Polis è soltanto l’ultima, ed ennesima, conferma di questa visione. Di questo legame indissolubile con il territorio e con i suoi abitanti. Poste Italiane è diventata grande grazie a loro e loro l’hanno ricambiata con una secolare fiducia che non ha eguali. E Poste Italiane ha nuovamente pensato a loro proponendo tre buoni fruttiferi.

Buono fruttiferi postali, la tradizione nel nuovo che avanza

Innovazione, sempre nel solco della tradizione. Continuare a crescere, diventare sempre più un’azienda in grado di essere al passo con i tempi e tentare, quando è possibile, di anticiparli. Poste Italiane è un nostro vanto che da 160 anni cresce accanto agli italiani. Il progetto Polis è l’ultimo nato in casa Poste Italiane e intende essere esattamente una Casa dei Servizi Digitali, uno Sportello Unico, attivo 24 ore su 24, che faciliterà l’accesso ai servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione anche in 7000 Comuni italiani con meno di 15000 abitanti.

Il progetto Polis è stato illustrato lo scorso 30 ottobre alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che aveva già presenziato, poco tempo fa, alla ricorrenza del 160esimo compleanno dell’Azienda pubblica italiana. Poste Italiane pertanto si rinnova ma certo non dimentica la tradizione che l’ha fatta diventare un compagno di viaggio fedele per milioni di famiglie. Quando si parla di tradizione, di storia di Poste Italiane come non fare riferimento diretto ai Buoni Fruttiferi Postali, che quella tradizione e quella storia ultracentenaria hanno contribuito a creare e a perpetrare decennio dopo decennio.

Quali i migliori Buoni Fruttiferi Postali del mese di febbraio 2023?

Il podio dei migliori

Quando si parla di Buoni Fruttiferi Postali non si può che iniziare con il più conveniente e remunerativo, ovvero il buono dedicato ai minori. Sono i genitori, molto spesso anche i nonni, a sottoscriverlo per assicurare loro un futuro migliore. Il rendimento del Buono Fruttifero per i minori migliora con il passare degli anni. Ed è così che si passa da un’iniziale 2,50% per approdare poi, dopo 18 anni, a un 4,50% finale.

Troviamo poi il Buono Fruttifero Rinnova, che però è dedicato soltanto a coloro che rimborsano un titolo scaduto. Trattasi di un buono ideale per chi intende investire a medio termine, massimo sei anni. Si parte infatti da un 2% iniziale, fino alla fine del terzo anno, per arrivare alla fine del sesto anno ad un interessantissimo 3,25%. Il rimborso delle somme versate può essere richiesto anche dopo il terzo anno, insieme agli interessi maturati fino a quel punto.

Ultimo, ma non ultimo, il Buono Fruttifero 4×4. I rendimenti partono da un iniziale 1,50% fino ad un 3% finale e procedono temporalmente seguendo la tabellina del 4.

  • 1,50% dopo 4 anni;
  • 2% dopo 8 anni;
  • 2,25% dopo 12 anni;
  • 3% dopo 16 anni;
Euro
Buoni fruttiferi postali (I Love Trading)

I rimborsi possono poi essere richiesti dal risparmiatore dopo 4,8,12 anni, comprensivi degli interessi maturati fino a quel momento oppure attendere che il prodotto finanziario raggiunga la sua naturale scadenza dopo 16 anni.

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