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Carta prepagata, ecco cosa può succedere se non la dichiari

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Maria Sole Bosaia

L’Agenzia delle Entrate può indagare i movimenti sulla carta prepagata. Se non la dichiarate cosa succede?

Avere una carta prepagata nel portafoglio può essere una scelta utile e comoda. Con questo strumento si possono effettuare acquisti online o pagare qualunque cosa in un negozio. Inoltre si può ricevere denaro o inviarlo tramite operazioni semplici e immediate. La tecnologia viene incontro a chi possiede questo oggetto. Ma bisogna davvero dichiararla?

la carta prepagata va dichiarata?
Persona usa carta prepagata -ILoveTrading.it

Avere una carta prepagata a disposizione implica dei vantaggi. Non è legata a un conto in banca e in questo modo si evita la perdita di grosse somme di denaro in caso di furto, smarrimento e raggiro. I possibili malviventi potrebbero rubare solo i soldi effettivamente presenti su questa carta senza poter andare più in là. Un altro aspetto conveniente è l‘impossibilità di fare dei debiti, sempre perché il denaro che si spende è quello caricato e la disponibilità è proprio quella. Ma cosa accade se l’Agenzia delle Entrate si interessa a noi?

Carta prepagata: occhio agli accertamenti fiscali

Come accennato le carte prepagate sono usate da tante persone nel nostro Paese vista la loro praticità. Non bisognerebbe dimenticare che anche questo strumento per fare acquisti deve sottoporsi alle norme per la tracciabilità dei pagamenti, antiriciclaggio e dichiarazione dei redditi. Ma cosa accade se non si dichiara una carta prepagata? Sappiate che l’Agenzia delle Entrate può conoscere i nostri conti correnti e depositi. Se scegliete di avere una carta di questo tipo non dovete segnalarlo al Fisco, ma denunciare il reddito che qualcuno ha versato su di essa.

soldi su carta prepagata
Banconote versamento su carta prepagata -ILoveTrading.it

Se la carta prepagata viene attivata con denaro contante che, per esempio, si aveva in casa, si potrebbe essere sottoposti ad accertamento fiscale. Per evitare tutto ciò meglio attivare la carta in banca e domandare a chi deve versare i soldi di farlo col bonifico e non con i contanti. In questo modo, grazie alla tracciabilità, non ci saranno problemi in caso di controlli fiscali. Ci sono poi i casi in cui chi ha una carta prepagata non dichiara compensi o donazioni. A questo punto:

  • se l‘imposta evasa supera i 50 mila Euro e non mai stata fornita una dichiarazione dei redditi si può finire dietro le sbarre da 2 a 6 anni
  • se è stata fatta una dichiarazione dei redditi, ma non ci sono quelli sulla carta si incorre in un reato se l’evasione fiscale è superiore a 100 mila Euro o se i redditi non dichiarati superano il 10% di quelli totali o arrivano a 2 milioni di Euro. In questi casi la pena va da 2 a 5 anni
  • se le somme non superano quelle di cui sopra potreste andare incontro a un accertamento fiscale o all’ingiunzione di dover versare le imposte sui redditi.
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