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Pensioni più alte da marzo con la riforma fiscale: ecco le cifre precise

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Massimiliano Ciancaglioni

Di quanto aumentano le pensioni fra i 500 e i 3800 euro con la nuova riforma del fisco: ecco tutte le modifiche che sono al vaglio

Da marzo parte la nuova riforma fiscale e quindi ci saranno degli aumenti per le pensioni tra i 500 e i 3800 euro, ma andiamo a vedere quali sono quelle che saranno più alte.

Pasquale Tridico aumento pensioni
Pasquale Tridico, presidente INPS – Ilovetrading

Si è parlato tanto di questa riforma dopo che è stata approvata la nuova Manovra Finanziaria. Il governo stesso ha annunciato la presentazione nel mese di marzo, in modo che sia approvata e che entri in vigore immediatamente.

Saranno diverse le misure che andranno a incidere sui calcoli degli importi delle pensioni, per cui vediamo come e di quanto cambieranno tali importi, ma anche quali. Il primo fattore che può incidere sull’aumento delle pensioni con la riforma da marzo è la revisione delle aliquote Irpef di pagamento delle tasse. Parliamo di modifiche riguardanti soprattutto i redditi più alti (dai 15mila euro in su).

Le aliquote Irpef hanno già subito delle modifiche l’anno scorso con il governo Draghi che le ha ridotte da cinque a quattro. Ora vanno dal 23% fino a 15mila euro fino al 43% oltre i 50mila euro. Con la prossima riforma il governo Meloni potrebbe cambiarle ulteriormente.

Pensioni: revisioni, detrazioni e bonus

Dai calcoli si capisce chiaramente per i redditi bassi, con pensioni tra 800 e 1150 euro, no dovrebbe cambiare praticamente nulla. Gli importi potrebbero invece aumentare per chi ha redditi fino a 28mila euro, quindi pensioni fino a 2.150 euro al mese. Si dovrebbero ridurre per chi ha redditi tra i 28 e i 50mila euro, quindi per chi percepisce pensioni da 2.200 a 3.800 euro al mese.

INPS aumento pensioni
La sede dell’INPS – Ilovetrading

Un altro fattore inciderà molto sui cambi di importi per le pensioni: parliamo del nuovo piano di revisione di detrazioni e bonus su cui sta lavorando ora il governo. Anche in questo aumento le modifiche sugli importi incideranno in base ai redditi e alle diverse condizioni familiari.

Nell’idea del governo per la prossima riforma del Fisco c’è la volontà di ridurre le agevolazioni non solo ai redditi compresi fra 120 e 240mila euro, ma anche a tutte le altre fasce. Con le sole eccezioni di spese sanitarie e spese per le ristrutturazioni edilizie. Una svolta importante da parte del Governo, che fra aumenti e riduzioni sta cercando di trovare l’equilibrio perfetto in vista della prossima Finanziaria, con l’inevitabile conseguenza di scontentare qualcuno e di accontentare qualcun altro: l’augurio è che si pensi sempre prima alle fasce meno abbienti, vessate dalla crisi e a rischio di un tracollo verticale con il passare dei mesi.

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