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Decreto carburanti, prezzi corretti e sanzioni in arrivo: sospiro di sollievo per gli automobilisti

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Claudia Manildo

Novità dal decreto carburanti, le modifiche al testo hanno incassato la fiducia alla Camera: un sospiro di sollievo per gli automobilisti.

In questi ultimi mesi abbiamo visto diverse polemiche in merito ai prezzi esorbitanti della benzina. Oltre alle problematiche relative all’aumento dei prezzi della materia prima, si è parlato molto anche di speculazione. È per questo che è entrato in gioco il Governo, e al momento la Camera sembra completamente concorde con tutte le modifiche al testo. 

Decreto carburanti, le novità
Decreto carburanti, le novità – ilovetrading.it

Il provvedimento infatti ha ricevuto correzioni dopo le proteste dei benzinai, ma dall’altra parte è rimasto anche l’obbligo di esposizione dei prezzi medi a tutela del cittadino che in questo modo ha ben chiara la situazione generale e può decidere in autonomia sul pagamento. Alcune delusioni per i gestori degli impianti, alcune vittorie per il cittadino ma vediamo nel dettaglio cosa sta cambiando.

Decreto Carburanti: le modifiche al testo

Nell’ultima versione il Decreto carburanti si conferma l’obbligo per i distributori su strade di esporre accanto ai prezzi praticati i cartelloni con la media dei prezzi di riferimento “con adeguata evidenza” e con il prezzo medio autostradale per le stazioni di servizio in autostrada. I valori saranno calcolati proprio dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, sulla base delle comunicazioni ricevuta da tutti i gestori.

Decreto carburanti, le novità
Decreto carburanti, le novità – ilovetrading.it

Il provvedimento prevede in questo senso una novità per il 2024 con lo sviluppo di un’app che consenta agli automobilisti di sapere in modo semplice e rapido i prezzi medi sul territorio di benzina e diesel.

Le modifiche al testo prevedono anche dei correttivi sulle sanzioni per i benzinai che non rispetteranno l’obbligo di esibizione dei cartelli e violeranno le norme già in vigore sulla comunicazione delle tariffe, ma con un’incidenza minore rispetto a quanto era stato richiesto inizialmente dai sindacati. Gli importi delle sanzioni potranno andare dai 200 euro a un massimo di 2mila euro.

Il Decreto carburanti rafforza inoltre i poteri del Garante per la sorveglianza dei prezzi, per il quale saranno stanziati 500 mila euro l’anno dal 2023 al 2025, in modo da cercare di fermare il più possibile i fenomeni di speculazione che andrebbero a gravare sui cittadini. Verrà anche ripristinata l’accisa mobile, il meccanismo con cui le imposte sulla benzina si riducono in maniera proporzionale all’aumento dei prezzi, grazie alle maggiori entrate dell’Iva. Tutto ciò dovrà passare al Senato prima di ricevere l’ok finale, si aspettando quindi le ufficialità.

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