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Smart working, c’è la proroga: ecco chi potrà accedere alle agevolazioni

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Fabiana Donato

Smart Working per il 2023, ma non è un’agevolazione unanime. Ecco le ultimissime novità: il Governo ha deciso, è ufficiale.

Il lavoro agile è subentrato in suolo italiano dal momento in cui la pandemia di coronavirus in quello che sembra ormai un “lontano 2020”, ha stravolto l’esistenza di tutti.

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smart working – Ilovetrading.it

Lo Smart Working ha interessato tanto lavoratori pubblici che privati, e nel corso del tempo sono subentrate delle differenziazioni caso per caso. Infatti, ci sono ancora aziende e settori che permettono ai dipendenti di usufruirne, ma dalla nuova gestione economica tutto cambierà. Ecco come e cosa è necessario sapere, è fondamentale. La Legge n. 81 del 2017 disciplina e dà origine al tanto citato Smart Working, diventato poi “normalità” solo nel 2020 in seguito alle restrizioni del lockdown. Se dal punto di vista legislativo si tratta in parte di un provvedimento un po’ lacunoso e da aggiornare, è sul fronte economico che viene ancora preso in considerazione in nuove forme.

La nuova legge di Bilancio del 2023 ha posto in essere numerosi cambiamenti, e di recente è stata integrata da un nuovo decreto. Parliamo del Decreto Milleproroghe il quale è stato convertito in legge nel mese di febbraio 2023. Cosa significa tutto questo per la gestione del lavoro agile? Che alcuni potranno usufruirne ed in un certo modo, ma ci sono delle categorie per le quali è escluso.

Smart Working, tutte le novità ufficiali, ecco a chi spetta

Esclusione ed esclusività dettati da esigenze concrete e già testate nel corso degli anni. Infatti, se ancora si parla del lavoro agile, è perché in molti contesti ha migliorato le condizioni di lavoro. La novità apportata dalle Leggi in vigore non determina solo chi può e non può usufruirne, ma c’è anche un maggior potere di scelta da parte di chi può farne richiesta. Si tratta di un cambiamento senza precedenti.

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Smart working – Ilovetrading.it

Secondo quanto predisposto dalle disposizioni legislative citate si parla di una proroga. Quindi, se già il fatto che fino a dicembre 2022 si potesse ancora usufruire dello Smart Working sia stato considerato un prolungamento del sistema del lavoro fragile, la nuova normativa pone un’ulteriore possibilità di lavorare mediante questa modalità. La data di scadenza per la Smart Working durante il 2023 è datata al 30 giugno, ma non riguarda tutti. Ci sono categorie e categorie di lavoratori che possono usufruirne.

Senza dubbio possono scegliere il lavoro agile i lavoratori che vivono condizioni particolari. Riguarda sia dipendenti pubblici che privati. Si tratta di persone con patologie, quindi considerati “lavoratori fragili”. Questi possono persino richiedere un’altra mansione, sempre entro le proprie competenze e da quanto stabilito dai contratti collettivi vigenti, oppure di affrontare dei corsi di formazione per accrescere le loro abilità, restando nell’incarico di pertinenza.

Inoltre, possono usufruirne solo i genitori che lavorano nel settore privato e che hanno a carico figli con meno di 14 anni. Per soddisfare i requisiti è necessario anche che la prole presa in considerazione non abbia compiuto il 14esimo anno d’età, e non ci sia un familiare che contribuisca al reddito mediante cassa integrazione o modalità affini. Infine, nel nucleo familiare non ci deve essere un genitore non lavoratore.

Quindi chi sono esclusi? I dipendenti pubblici con figli under 14.

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