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Pensione, cosa succede se perdi il lavoro a 60 anni

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Samanta Airoldi

Si torna a parlare di pensione e, soprattutto, di pensione anticipata. Vediamo tutti gli scivoli previsti dal Governo Meloni.

Ritirarsi prima dal lavoro con un buon assegno pensionistico è il sogno di molti. Vediamo insieme tutte le opzioni messe in campo dal nuovo Esecutivo di Giorgia Meloni per permettere ai contribuenti di andare prima in pensione.

Come accedere alla pensione anticipata
Esistono deroghe per andare prima in pensione/ Ilovetrading

La riforma delle pensioni del Governo Meloni prevede che se si hanno almeno 41 anni di contributi, ci si possa ritirare dal lavoro a 62 anni anziché a 67 come prevedeva la legge Fornero. Tuttavia che fare se si perde il lavoro a 60 anni? A 60 anni, infatti, non si ha ancora l’età prevista dalla legge per poter percepire la pensione. Molti non sanno che esistono delle deroghe che permettono di accedere alla pensione anticipata.

Nel caso in cui un dipendente del settore privato perdesse il lavoro intorno ai 60 anni e non riuscisse a trovarne un altro, le strade sono due. La prima opzione consiste nel ricorrere ai contratti di espansione qualora l’azienda per cui lavorava e da cui è stato licenziato abbia i requisiti dimensionali previsti dalla legge e stipuli appositi accordi col Governo. In questo caso l’anticipo della pensione – pagata dal datore di lavoro – scatta fino a 5 anni prima. In pratica anziché aspettare fino a 67 anni per beneficiare dell’assegno pensionistico, potrà riceverlo già a 62. Per il personale di istituti di credito interviene anche il fondo di garanzia che assicura fino a 7 anni di esodo anticipato, come alternativa al licenziamento.

Ape Sociale e Opzione Donna: cosa sono

La seconda via è rappresentata dal ricorso alla pensione anticipata con Opzione Donna o Ape Sociale: due deroghe che resteranno  in vigore almeno fino alla fine del 2023In cosa consistono le opzioni Ape Sociale e Opzione donna? Vediamolo insieme e vediamo come funzionano e l’età minima per poter percepire la pensione.

Opzione donna e Ape sociale
Le donne possono beneficiare di Opzione donna o Ape sociale – Ilovetrading

Per Opzione Donna è sufficiente aver raggiunto i 60 anni di età – 58 in presenza di figli -mentre per Ape Sociale ne servono almeno 63.  Opzione Donna – che, come dice il nome stesso, riguarda solo una platea femminile – sembrerebbe più conveniente di primo acchito ma non lo è se si necessita di denaro subito. Infatti Opzione donna prevede che la pensione inizi ad essere erogata dopo 12 mesi dal compimento dei 60 – o dei 58 – anni per le dipendenti del settore pubblico e dopo 18 mesi per le lavoratrici del settore privato. Inoltre bisogna aver maturato almeno 35 anni di contributi. Resta ovviamente da soddisfare il requisito relativo allo stato di disoccupazione a seguito di licenziamento.

Per Ape Sociale, invece, è necessario avere almeno 63 anni di età, ma in questo caso i tempi di attesa della pensione sono più brevi.  L’assegno pensionistico verrà erogato a partire dal mese successivo al compimento dei 63 anni e bastano solo 30 anni di contributi per chi è disoccupato. Addirittura, nel caso di donne con figli, gli anni di contributi necessari per avere la pensione con Ape sociale scendono a 28. Anche in questo caso possono beneficiare di questo scivolo unicamente le donne.

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