Bonus affitto 2023 è la nuova parolina che aleggiando nell’aria promette bene, soprattutto per una categoria di contribuenti!
Parlare di benefici economici è in questo momento uno degli argomenti più discussi, ma soprattutto uno di quelli più attesi attesi. L’affitto è un tema “scottante” per molte persone, ed il fatto che ci sia la possibilità di usufruire di un bonus che vale per il 2023, è più di una notizia, è una manna dal cielo!
Quindi, è possibile avere un sostegno economico nel far fronte ad una delle spese mensili più dure, ma come? Se sei interessato ecco la guida che passo passo ti condurrà all’ottenimento dell’imperdibile vantaggio. Per bonus si intende un incentivo economico conferito ad una determinata categoria di contribuenti. Per cui dovresti ormai saperlo a memoria che qualsiasi beneficio preso in causa, “deve essere guadagnato.” Ciò significa che devi rispettare dei requisiti, ed una volta soddisfatti, far la richiesta nelle modalità opportune. Trattandosi di un beneficio legato al pagamento dell’affitto, sarà senza dubbio tra i più gettonati.
L’affitto è una spesa dovuta, determina il rapporto locatore-inquilino, e a volte c’è chi non possiede liquidità a sufficienza per farvi fronte. Appare scontato, ma l’aumento del costo della vita con l’inflazione galoppante, le crisi europee che indirettamente gravano sulle tasche dei cittadini, e una disoccupazione giovanile spaventosa, sono tutti i tasselli che contraddistinguono la ragione di questo bonus. Se ti ritrovi anche tu in questa tragedia contemporanea, ecco cosa devi sapere. Scopriamo se ne hai i requisiti, e soprattutto come puoi far tuo questo ausilio che ammonterebbe a detrazioni di 2000 euro!
Bonus Affitto 2023, ecco come ottenerlo: tutti gli step
Mica spiccioli, si parla di un contributo importante. La detrazione si applica persino ad una sola stanza, oppure all’intero appartamento, dipende dalla dimora scelta. Infatti, se si soddisfano i requisiti, nei primi 4 anni d’affitto si possono ottenere detrazioni fino a 2.000 euro.
Questo cosa comporta? Un miglior e più efficace gestione delle finanze, e non solo. Perché si ha la possibilità di favorire un maggior potere di scelta nelle mani di chi di solito è invece soggetto ad accontentarsi di soluzioni non sempre adatte. L’agevolazione è prevista dalla Legge di Bilancio del 2022, e determina proprio la seguente condizione.
Si tratta di un bonus finalizzato a sostenere i giovani di età compresa tra i 20 e 31 anni, non compiuti, nel far fronte alle spese d’affitto. Quindi, è un vantaggio che spetta a questa particolare categoria sociale. Che si tratti di universitari, neo laureati, e ragazzi appena inseriti nel mondo del lavoro, c’è un’ampia possibilità di prendere una boccata d’aria, senza sentir il peso non solo di non arrivare a fine mese, ma di non concludere nulla nella propria vita. Se si spende tutto in affitto e spese, come si può investire in progetti per il futuro?
Fino a 2000 euro per gli affitti “giovani”: come fare per ottenerli
E’ questo il nocciolo della questione, ed è il Fondo affitto giovani a finanziare la misura. Per ottenere il bonus non si deve soltanto avere l’età sopracitata, ma anche non ottenere un reddito annuo maggiore di 15.493,71 euro. In vista della stipula del contratto di locazione, è prevista per una fase di 4 anni la presenza di detrazioni. Come già detto si può arrivare fino a 2.000 euro, ma come? La detrazione lorda per i primi 4 anni ammonta a 991,60 euro, se maggiore è pari al 20%, ed in quel caso può arrivare ad una somma superiore. Nel caso in cui il contratto abbia un canone annuale di 10.800 euro, cioè 900 euro al mese, si ha la detrazione maggiore di 2.000 euro, perché si calcola il 20% del canone annuo iniziale, e questo supera l’importo massimo della detrazione. Quando ciò non accade, non si può ottenere il beneficio maggiore, ma proporzionato alla condizione.
Il Bonus affitto 2023 si ottiene sotto forma di credito d’imposta. Infatti non ci sono sconti mensili, ma la detrazione avviene tramite detrazione IRPEF che può essere fruita mediante la Dichiarazione dei Redditi annuale. Inoltre, per ottenere il beneficio è necessario che la casa sia diversa da quella principale dei genitori, e che il locatario ci abbia la residenza.
La misura non si applica invece ad alloggi finalizzati a località turistiche, quelli con ordine catastale A/1, A/8 e A/9, e a quelli di natura residenziale pubblica.
