Brutte notizie per i possessori di un’auto, è una vera e propria stangata quella che si troveranno ad affrontare milioni di automobilisti italiani. Vediamo per quale motivo bisognerà sborsare oltre 4000 euro
Non è un buon periodo per i possessori di automobili che, stando alle notizie circolanti negli ultimi giorni, si troveranno ben presto a fare i conti con una pesantissima stangata, un salasso per i bilanci familiari già provati da inflazione e bollette stellari.
La triste novità è stata resa nota da Federcarrozzieri che ha stimato quelli che saranno i costi per il mantenimento di un veicolo nell’arco del 2023, con risultati davvero allarmanti. La crisi delle materie prime sommata al caro energia e all’incremento del costo dei carburanti non ha risparmiato il mercato dell’auto: tanto che secondo le stime i costi saliranno di quasi il 5%, nell’arco del 2023, rispetto alla media di dieci anni fa.
Si passerà da 4.025 euro di media a 4.219 euro (+4,8%). Numeri davvero preoccupanti considerato il fatto che mantenere un’auto in Italia è già di per sé piuttosto costoso. Ad aumentare di più, rileva Federcarrozzieri, sono i pezzi di ricambio, i lubrificanti e gli pneumatici per i quali si arriverà a spendere fino a 275 euro, un aumento del 21,2% rispetto a dieci anni fa.
Auto, che stangata: costi altissimi per il 2023
Malissimo anche le spese per manutenzione ordinaria e vari interventi di riparazione: se nel 2013 si spendevano 337 euro, nel 2023 l’incremento sarà del 33% per un totale di circa 448,5 euro. Gli aumenti sono in realtà iniziati già nel 2021, proseguendo senza sosta anche l’anno successivo ma nel 2023 si abbatteranno come un vero e proprio macigno sul comparto auto, anche per quanto riguarda vernici, spese energetiche delle officine, strumentazione tecnica e pezzi di ricambio. Federcarrozzieri ha a tal proposito spiegato che la situazione “ha determinato una crescita dei costi delle riparazioni”.
Passando invece ai costi di pedaggi e parchimetri, l’aumento nel 2023 ci sarà ma decisamente più contenuto economicamente parlando (ma non in percentuale) passando da una media di 78,6 a 87 euro. L’incremento in questo caso è del 10,7%. Male anche le tasse automobilistiche: in questo caso la media passa da 228 euro l’anno a ben 240 euro. Insomma costi che per alcuni proprietari di auto potrebbero rivelarsi insostenibili spingendo a ridurne l’utilizzo.
Nel frattempo è stato reso noto da AutoScout24 l’esito di un’analisi legato alla scelta dell’alimentazione (ma anche dei colori e dei prezzi) della prossima auto: la vettura maggiormente richiesta nel corso dell’anno dovrebbe essere un suv ibrido o benzina con un costo medio di 28.900 e di colore nero o grigio, caratterizzato infine da un alto livello di protezione. Infine una buona notizia: nonostante il caro prezzi ed i ritardi diffusi nelle consegne, il mercato sta conoscendo un trend positivo in fatto di vendite.