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Pensione anticipata nel 2023 e 2024 | INPS aggiorna e hai tante vie comode, sbrigati

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Salvatore Dimaggio

Tante nuove vie per la pensione anticipata: ecco come puoi fare per approfittarne quest’anno o l’anno prossimo.

Il tema delle pensioni è cruciale: per molti lavoratori la priorità è andare in pensione quanto prima possibile per altri lavoratori è di prendere l’assegno più alto.

Pensione anticipata: le vie più utili
Pensione anticipata INPS, puoi fare così – ilovetrading.it

Quindi se ci sono varie opzioni per la pensione anticipata non è detto che tutte siano valide allo stesso modo e che tutte siano interessanti allo stesso modo per i lavoratori. Come sappiamo la pensione di vecchiaia ordinaria si ottiene con 67 anni di età e 20 anni di contributi. Ma quando si tratta delle pensioni anticipate le cose cambiano molto. La misura più favorevole dal punto di vista dell’età è la pensione anticipata con invalidità specifica.

Tante vie per andare in pensione prima

In questo caso si può andare in pensione già a 56 anni per le donne e a 61 anni per gli uomini. Questa pensione è sicuramente la più vantaggiosa se guardiamo all’età anagrafica. Per accedervi bastano 20 anni di contributi e bisogna avere un’invalidità pari ad almeno l’80%. Molto interessante è anche Opzione donna che consente di uscire dal lavoro a 58 anni alle disoccupate o alle lavoratrici di aziende in crisi.

Ma anche le caregivers e le invalide al 75% che abbiano almeno due figli possono andare in pensione alla stessa età. Sempre con questa misura si sale a 59 anni se invece c’è un figlio solo e si sale a 60 anni se non ci sono i figli.

Pensione anticipata fai così
Pensione anticipata: le vie più utili – ilovetrading.it

In questo caso i contributi devono essere pari ad almeno 35 anni. I lavoratori, a prescindere dal lavoro che hanno portato avanti, se hanno i 41 anni di contributi con la quota 103 possono uscire a 62 anni.

Bisogna capire le specifiche esigenze di ognuno

Dai 63 anni possono uscire dal lavoro i caregivers, gli invalidi, i disoccupati e coloro i quali fanno i lavori gravosi. Se si è iniziato a lavorare dopo il 1995 si rientra nella cosiddetta categoria dei contributivi puri. In questo caso si può lasciare il lavoro con 20 anni di contributi e 64 anni di età. Tuttavia il limite è che la pensione che si deve andare a percepire deve essere pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale.

Dunque anche se le vie sono molteplici in realtà bisogna capire quali sono le specifiche esigenze di ogni singolo lavoratore e futuro pensionato. Purtroppo della pensione minima a €1000 non si parla più e questo è un grave problema per tanti Italiani che speravano che queste bassissime pensioni potessero essere rese più dignitose e umane.

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