Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Tre opzioni per andare in pensione indipendentemente dell’età anagrafica: così tieni conto solo dei contributi versati

Foto dell'autore

Samanta Airoldi

Ci sono tre modi per riuscire ad andare in pensione prima di aver compiuto 67 anni. Scopriamo insieme quali sono.

Ad oggi, in Italia, l’età pensionabile è 67 anni. Esistono, tuttavia, tre possibili strade per riuscire a ritirarsi prima dal lavoro. Vediamo insieme come fare per andare prima in pensione.

Come andare prima in pensione
Ci sono 3 modi per andare in pensione a prescindere dall’età/ Ilovetrading.it

Il Governo di Giorgia Meloni ha intenzione di mettere mano anche al mondo delle pensioni per consentire ai lavoratori di potersi fermare prima dei 67 anni. L’obiettivo è superare, il prima possibile, la legge Fornero. Consentire a chi ha lavorato una vita di andare in pensione prima dei 67 anni è anche un modo per stimolare il ricambio generazionale promuovendo le assunzioni dei giovani.

Nel 2018, durante il primo Governo di Giuseppe Conte, su spinta della Lega, fu approvata Quota 100 che permetteva di andare in pensione a 62 anni se gli anni di contributi erano almeno 38. Questa misura, tuttavia, non esiste più: è stata abolita nel 2021.

Tre modi per andare prima in pensione

Anche se non c’è più Quota 100, esistono comunque altri modi per riuscire ad andare in pensione prima dei 67 anni. In particolare ci sono tre opzioni per le quali non conta l’età anagrafica ma contano solo gli anni di contributi.

Andare in pensione prima di 67 anni
Tre modi per andare in pensione prima di 67 anni/Ilovetrading.it

Pensione anticipata: La prima opzione per ritirarsi prima dal lavoro è la pensione anticipata Inps. Possono richiedere la pensione anticipata i seguenti soggetti:

  • Donne con 41 anni e 10 mesi di contributi.
  • Uomini con 42 anni e 10 mesi di contributi.

Secondo le norme vigenti, questo requisito è previsto fino al 31 dicembre 2026. Ai fini del conteggio valgono non solo gli anni di lavoro ma anche gli anni universitari purché siano stati riscattati. La pensione anticipata prevede che passino 3 mesi tra il raggiungimento degli anni contributivi necessari e l’erogazione della pensione.

Inoltre per i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi prima del 1° gennaio 1996, è necessario almeno 35 anni di contribuzione siano al netto dei periodi di malattia, disoccupazione, e/o prestazioni equivalenti.

Quota 41: La seconda opzione per andare prima in pensione è Quota 41 con la quale il diritto alla pensione si raggiunge con 41 anni di contribuzione. Tuttavia è necessario aver versato almeno 12 mesi di contributi prima dei 19 anni di età. Dunque questa strada è percorribile solo da coloro che hanno iniziato a lavorare quando erano molto giovani. Non è però sufficiente essere lavoratori precoci. Per accedere a Quota 41, infatti, è anche necessario far parte di una delle seguenti categorie:

  • persone in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, o dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale e conclusione integrale della prestazione per la disoccupazione da almeno tre mesi;
  • invalidi con percentuale superiore o uguale al 74% accertata;
  • persone che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap oppure un parente di secondo grado convivente se i genitori o il coniuge della persona con handicap sono morti o hanno almeno 70 anni o hanno patologie invalidanti.
  • lavoratori che hanno svolto attività particolarmente faticose e pesanti.

Per poter beneficiare di Quota 41 è necessario aver iniziato a versare i contributi dopo il primo gennaio 1996.

Esiste poi un’ possibilità per andare in pensione prima di aver compiuto 67 anni e con solo 5 anni di contributi: la pensione per invalidità civile che si scinde in due casi:

  • assegno ordinario d’invalidità. Questa opzione è riservata  ai lavoratori dipendenti e autonomi con infermità fisica o mentale che abbia causato una riduzione della capacità lavorativa di almeno 2/3.
  • pensione d’inabilità, riservata invece a quei lavoratori dipendenti e autonomi con infermità fisica o mentale che li rende completamente inabili a qualunque attività lavorativa.

Dal prossimo anno un numero crescente di lavoratori potrà andare in pensione ad appena 61 anni.

Impostazioni privacy