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Lo Stato italiano in tre anni ha pagato cifre esorbitanti in bonus: ecco la somma ignorata

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Claudia Manildo

Tre anni di bonus e cifre esorbitanti, ma i bonus hanno migliorato davvero la situazione economica italiana? Sono stati tutti necessari? 

L’Italia incassa 100 miliardi all’anno attraverso le tasse dei cittadini ma non bastano per pagare tutto quel che c’è da pagare ed è così che continuiamo ad indebitarci con l’Europa, chiedendo miliardi che dovremmo ridare indietro con interessi. Questo e il loop dal quale non si uscirà mai perché ormai il debito è troppo alto. È anche vero che l’Italia, considerando la circoscritta dimensione, ha un Pil da capogiro: sono le piccole medie imprese made in Italy a renderci famosi in tutto il mondo.

bonus quanto costano all'Italia
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti – ilovetrading.it

100 miliardi di tasse ma il 30% della popolazione (circa) non ha un reddito superiore agli 800/900 euro mensili. Buona parte è in piena povertà e viene aiutata attraverso i bonus, in questo modo riesce a ‘sopravvivere’, eppure non cambia mai la sua situazione. È questo il secondo paradosso italiano, che fa interrogare sulla qualità delle manovre dei Governi e delle politiche economiche attuate negli ultimi anni.

Miliardi stanziati per i bonus, ma più che bonus di sopravvivenza, sembrano lanciati come contentino per non far lamentare il popolo. Gli esperti si spaccano in due: chi è a favore sostiene che che in questi tre anni sono serviti a contrastare gli effetti economici della pandemia e della guerra in Ucraina; chi invece è contro sostiene che lo Stato non può più permettersi una spesa così ampia, che aumenta il debito e non fornisce risposte ai problemi dei cittadini che continuano invece a vivere arrivando a mala pena a fine mese.

Quanto ha sborsato lo Stato italiano per i bonus

Secondo uno studio dell’Ufficio studi della CGIA, lo Stato italiano in tre anni ha pagato 113 miliardi di euro per la politica dei bonus. Metà sono stati destinati a chi ha un ISEE inferiore a 10 mila euro, cioè il 50% delle famiglie italiane. 113 miliardi di euro, eppure la situazione italiana rimane catastrofica. La domanda quindi è: sono stati tutti necessari? Se la situazione rimane statica un problema di fondo c’è.

113 miliardi in bonus, la spesa italiana
113 miliardi in bonus e l’Italia è ancora povera – ilovetrading.it

I bonus hanno rappresentato in molti casi un vero sostegno a condizioni di povertà estrema o di rischio fallimento per piccole e medie imprese, su questo non c’è dubbio e nessuno può metterci bocca. Ma è anche sotto gli occhi di tutti quanto sia lunga la lista di agevolazioni proposte. Tra le quali ad esempio quel bonus una tantum, senza limiti di Isee, di circa 200 euro. Queste sembrano essere politiche inutili, che non fanno altro che sprecare soldi, pur di far stare quieti gli umori dei cittadini. A cosa è servito distribuire quel denaro se a mala pena le famiglie ci hanno fatto spesa al supermercato? Non potevano essere investiti in qualcosa di realmente utile? La politica dei bonus va sicuramente ridimensionata, ma bisognerebbe strutturarla anche in maniera differente, considerando che sono spese che lo Stato non può sostenere e che sostiene grazie ai prestiti dall’Europa.

L’obiettivo dovrebbe essere quello di dar vita a politiche di più ampio respiro, in grado di creare posti di lavoro, riattivare il Sud e le zone dell’entroterra che purtroppo vengono trascinate da un nord che produce la maggior parte del Pil di un intero Paese. I bonus, quindi, sono utili o no? La verità sta sicuramente nel mezzo.

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