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Case Green: 65.000 euro di lavori obbligatori. Ecco chi sarà escluso in base all’età della casa

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Riccardo Magliano

La direttiva Case Green dell’Unione Europea impone dei lavori di ristrutturazione sulle case. Alcune di quelle più recenti sono escluse.

La notizia della Direttiva Case Green è stata una mazzata per moltissimi proprietari di immobili in Italia, stretti nella morsa di dover rendere più ecologica la propria casa a forza. Per fortuna alcuni non dovranno cambiare nulla, mentre altri si.

Deroghe sulle case green
Case Green, sarai costretto a fare i lavori – ilovetrading.it

A metà marzo è stata approvata dal Parlamento Europeo la Direttiva Case Green. Questa è la direttiva applicativa del piano dell’Unione Europea per fare si che tutte le abitazioni nel territorio comunitario diventino di classe energetica E entro il 2030. Per l’Italia questo prevede una enorme spesa statale, ma soprattutto per quanto riguarda i privati. L’Italia è, infatti, uno dei primi paesi europei per proprietari di immobili, di cui una buona parte avranno necessità di una ristrutturazione massiccia per doversi adeguare agli standard richiesti dall’Unione Europea. Secondo le stime fatte dalla politica italiana, nel nostro paese sarebbero circa 3 milioni gli edifici colpiti da questa direttiva, circa il 30% dell’intero patrimonio immobiliare italiano.

In Italia ci sono circa 12 milioni di abitazioni, di cui moltissimi, soprattutto quelli all’interno degli agglomerati urbani, sono stati costruiti nel periodo del dopoguerra, durante la ricostruzione post bellica del nostro paese. All’interno delle discussioni per l’approvazione della misura, il Parlamento Europeo ha previsto una serie di deroghe ai lavori che andrebbero fatti. In particolare in Italia sarebbero esclusi dalla necessità di fare questi lavori gli edifici costruiti prima del 1945. Il periodo dal 1919 al 1945 oggi rappresenta circa un quarto di tutti gli edifici abitativi italiani, con un buon numero che sono stati costruiti prima del 1918.

Chi deve vare i lavori per la Direttiva Europea?

Per motivi di spesa e di tempo, in molti si sono preoccupati dell’arrivo della direttiva. Tuttavia la situazione si sta ridimensionando. Sapendo delle deroghe che il Parlamento avrebbe previsto per le vecchie case, circa 3,1 milioni di edifici residenziali in Italia sarebbero escluse a priori dalla necessità di obbedire alla direttiva. Questo significa risparmiare moltissimi soldi in lavori edilizi, sia per quanto riguarda i proprietari di immobili, sia per quanto riguarda lo Stato.

case green 65.00 euro di lavori
Case Green, non tutti sono obbligati a fare i lavori – ilovetrading.it

Un grosso problema che l’Associazione Banchieri Italiani e Unimpresa hanno già sottolineato a proposito di queste deroghe è l’impatto che avranno sul mercato immobiliare in Italia. Secondo le due associazioni le case che rimarranno indietro perché derogate dai lavori di ammodernamento energetico, perderebbero molto valore sul mercato, risultando estremamente sfavorevoli, quando non direttamente escluse, dalla domanda di abitazioni. Si tratterebbe di un anno considerevole, visto che parliamo di 3,1 milioni di pezzi che rimarrebbero invenduti.

Deroghe per altri motivi

Le deroghe sull’attuazione dei lavori possono incorrere anche per motivi diversi dalla semplice età della casa. Esiste la deroga per gli edifici storici usati come seconda casa, che si applica su edifici costruiti prima del 1918 o che presentano limiti di fattualità tecnica.

Una stima prudenziale fatta di questi immobili porterebbe ad aumentare la cifra degli immobili con deroga di un altro milione di pezzi, andando a formare un gruppo di circa 4 milioni di abitazioni che non subiranno effetti dalla Direttiva.

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