Quali sono gli elementi che dovresti mettere ben in evidenza nel tuo curriculum? Ecco qualche dritta per preparare un CV in modo facile e funzionale
I dipartimenti di risorse umane delle aziende ricevono migliaia di curriculum ogni volta che pubblicano un annuncio di lavoro. È quindi inevitabile che molti di questi non vengano neanche presi in considerazione. Secondo una leggenda diffusa, se il tuo CV viene esaminato per più di 30 secondi, potrebbe essere considerato per il colloquio.

Se questo è vero, sarebbe bene ottimizzare il tuo curriculum vitae per aumentare le possibilità di essere notato. La regola generale per non fare errori quando si scrive un CV è quella di inserire solo le informazioni necessarie e opportune al contesto, evitando dettagli inutili e formalismi.
È opportuno iniziare il CV mettendo in evidenza quelli che pensiamo siano i nostri punti di forza: se abbiamo esperienze lavorative significative alle spalle, inizieremo con quelle. Se invece siamo alle prime esperienze, sarà bene iniziare mettendo in risalto il proprio percorso di studi e dei brevi dettagli a riguardo: oggetto della tesi, voto ottenuto, esami più rilevanti che ci qualificano per la posizione, eventuali progetti svolti con aziende e esperienze all’estero. Tutti questi dettagli possono fornire informazioni importanti sulla nostra personalità e sulle nostre capacità.
Nel caso delle esperienze lavorative, è importante fare una distinzione tra le esperienze lavorative rilevanti, che ci qualificano direttamente per la posizione che stiamo cercando, e le esperienze lavorative in generale. Cioè, se ho avuto un’esperienza come baby sitter sarà più utile menzionarlo quando mi candido a una posizione da maestra piuttosto che quando mi candido per una posizione da segretaria contabile.
Conoscenze linguistiche, informatiche e hobby
A questo punto è bene chiudere la sezione sulle vostre competenze inserendo due elementi molto significativi: le lingue conosciute (assicuratevi di inserire l’inglese, quasi sicuramente richiesto tra le lingue) e le competenze informatiche (Microsoft Office, programmi di grafica, linguaggi di programmazione).

È importante includere anche i propri interessi e hobby nel CV, indipendentemente dall’esperienza lavorativa, perché sono molto utili per evidenziare le cosiddette soft skill, le attitudini trasversali ed evitare di elencarle in un elenco puntato che sembra copiato da internet. Quanto alle foto, è quasi sempre opportuno inserire una foto all’inizio del curriculum, limitandosi a una foto semplice e professionale ed evitando di inserire foto di vacanze, con altre persone o in contesti che potrebbero far storcere il naso a chi dovrebbe lavorare con noi.
Altri accorgimenti: breve riassunto iniziale e ordine
La cosa migliore che può fare un CV per un recruiter è essere ordinato e facile da leggere. Per renderlo tale si potrebbe iniziare il curriculum con un breve riassunto in cui si evidenziano i punti di forza, le competenze chiave e obiettivi di carriera. Nel farlo, bisogna sempre tenere a mente la job description, così da creare un profilo che colpisce da subito i potenziali datori di lavoro.

Un layout ordinato e ben bilanciato è importante per creare una buona impressione. È preferibile avere tutto in una sola pagina, con un equilibrio tra la scrittura e gli spazi bianchi. Un’opzione efficace può essere quella di utilizzare un formato a due colonne: la colonna sinistra con informazioni sintetiche e la colonna destra con informazioni più dettagliate sulle esperienze lavorative e sugli stage.
- Percorso di studi
- Esperienze lavorative pertinenti
- Progetti con aziende
- Esperienze all’estero
- Lingue conosciute
- Tecnologie conosciute
- Hobby e soft skills
- Foto
- Breve riassunto iniziale
- Layout ordinato
- Adattare il curriculum alla job description quando opportuno
- Non inserire dettagli inutili o fuorvianti