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Non hai ritirato la pensione? Ecco cosa succede ai tuoi soldi e come ottenere il pagamento

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Samanta Airoldi

Che cosa succede se non avete ritirato la vostra pensione? Perdete la mensilità? Vediamo insieme le possibili conseguenze.

È la scadenza più importante del mese ma, per qualche motivo, non siete riusciti ad andare a ritirare la pensione. In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio cosa succede ai vostri soldi e come rimediare.

Cosa succede se non ritiri la pensione
Cosa succede se non ritiri la pensione? – ilovetrading.it

A partire da sabato 1 aprile è possibile ritirare la pensione presso gli uffici postali. Per chi, invece, la ritira in banca, la data di inizio è lunedì 3 aprile. Nonostante sia uno degli appuntamenti più attesi del mese, può capitare di non riuscire ad andare a ritirare la propria pensione.

Il tempo per ritirare la pensione non è illimitato. Pertanto bisogna fare molta attenzione quando non si va a ritirare perché le conseguenze possono essere davvero spiacevoli. È sempre bene sapere cosa ci aspetta. Le lunghissime file fuori dagli uffici postali durante i primi giorni di ogni mese indicano proprio che molti anziani temono di perdere la propria pensione se non vanno a ritirarla nei giorni stabiliti. Tuttavia può succedere di ammalarsi o di avere un imprevisto proprio in quei giorni. Che fare in questi casi?

Ecco cosa succede se non avete ritirato la pensione

Se il ritardo è solo di qualche giorno, non c’è bisogno di preoccuparsi. La pensione, infatti, può essere ritirata entro 60 giorni. Trascorso questo tempo, il pensionato, comunque, non perde la pensione ma la procedura per averla sarà un po’ più lunga. Il soggetto interessato, infatti, dovrà contattare direttamente l’Inps il quale invierà una seconda comunicazione per il ritiro. Se, però, la pensione non viene ritirata per tre volte, a quel punto la perderete per sempre perché non vi verrà più erogata.

Pensione, cosa succede se non l'avete ritirata
Il tempo per ritirare la pensione non è illimitato/ Ilovetrading.it

Nel caso in cui abbiate problemi di salute o vi troviate spesso in viaggio, la soluzione migliore è delegare qualcuno per ritirare la pensione al posto vostro. La delega deve essere richiesta presso l’Inps, in quanto la firma del pensionato deve essere autenticata da un funzionario autorizzato e la documentazione deve essere inoltrata all’ufficio postale. Se non avete nessuno a cui delegare questo compito, potete optare per l’accredito della pensione direttamente sul vostro conto corrente o su una carta prepagata con Iban o su un libretto postale.

Che fare nel caso in cui una persona sia morta prima di ritirare la pensione? In questa situazione sono gli eredi che devono presentare l’apposita domanda all’Inps per ricevere la liquidazione degli arretrati. In ogni caso gli arretrati vengono erogati d’ufficio al coniuge o al figlio a cui spetta la pensione di reversibilità, a meno che la domanda di pagamento degli eredi sia antecedente alla liquidazione. In quest’ultimo caso, l’erogazione d’ufficio si interrompe e gli arretrati vengono pagati a tutti gli eredi che ne hanno fatto richiesta, in proporzione alla quota ereditaria. La liquidazione d’ufficio è possibile solo nel caso in cui l’erede sia uno. Altrimenti è necessario fare richiesta.

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